Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/01/2010 05:05:34

Oggi o domani la sentenza d'appello per Cuffaro: "Sono sereno"

 

L'udienza, appena iniziata, si tiene davanti ai giudici della corte d'appello di Palermo, presieduta da Giancarlo Trizzino. Alla sbarra anche due societa': la diagnostica per immagini Villa Santa Teresa e l'Atm. La sentenza potrebbe essere emessa anche domani.


Potrebbe arrivare oggi o probabilmente domani , la sentenza di appello nei confronti dell'ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro, imputato di favoreggiamento e rivelazione di segreti delle indagini, nel processo "Talpe". Sabato ha tenuto la propria arringa l'ultimo dei difensori dei 14 imputati (12 persone fisiche e 2 giuridiche), l'avvocato Nino Mormino, legale proprio di Cuffaro: il penalista ha chiesto l'assoluzione dell'attuale senatore dell'Udc, con la formula "perché il fatto non sussiste". Ma nei confronti di Cuffaro potrebbe scattare anche una prescrizione per uno dei due capi1192558004273_09.jpg d'imputazione che gli vengono contestati, relativi a fughe di notizie riservate dalla Procura di Palermo. Tra gli imputati anche l'imprenditore Michele Aiello, proprietario di due cliniche a Bagheria (Pa), considerato il regista della rete di talpe. A lui Cuffaro avrebbe rivelato che due dei suoi informatori, i marescialli Giuseppe Ciuro e Giorgio Riolo, erano stati scoperti.

 In primo grado Cuffaro ha avuto cinque anni, anche per avere agevolato la scoperta di una microspia in casa del boss di Brancaccio Giuseppe Guttadauro. I procuratori generali Daniela Giglio e Enza Sabatino hanno chiesto di aumentargli la pena a otto anni, applicando l'aggravante di avere agevolato l'intera Cosa nostra, esclusa dai giudici di primo grado. Aiello ha avuto invece 14 anni, Riolo 7 e Ciuro, giudicato a parte col rito abbreviato, 4 anni e 8 mesi, già confermati in appello.

 

La camera di consiglio si terrà nell'aula bunker del carcere di Pagliarelli, in cui già si riunì il tribunale che pronunciò la sua sentenza il 18 gennaio 2008. Cuffaro era presente all' ultima udienza, in compagnia del fratello Silvio e di una ventina di amici e simpatizzanti dell'Udc.

Ecco il video con la lettura della sentenza di primo grado.