I centri storici sono diventati luogo di segregazione per i ceti sociali più deboli". È quanto si legge in una nota di Legambiente Sicilia sul crollo di Favara.
Nell'esprimere il nostro dolore alla famiglia Bellavia per la perdita delle loro figlie, Anna e Chiara, dobbiamo purtroppo constatare che da anni, inascoltati - dice Mimmo Fontana, presidente Legambiente Sicilia - Chiediamo che il rilancio del settore edilizio passi per una 'grande opera' di riqualificazione dei tessuti esistenti, ma il presupposto deve essere il blocco dell'espansione che, altrimenti, finirà per assorbire ancora tutte le risorse che le imprese investiranno nei prossimi anni".
DOMANI LUTTO A FAVARA. Favara si prepara al lutto cittadino che sarà proclamato nel giorno dei funerali delle due sorelline Bellavia, Marianna e Chiara, morte nel crollo della palazzina. Lo ha annunciato il sindaco Domenico Russello: “E’ una tragedia che riguarda tutta la comunità - ha detto – ci stringiamo alla famiglia e faremo la nostra parte fino in fondo”. Purtroppo, nelle ultime ore, sono aggravate nelle le condizioni di Giovanni Bellavia, il bimbo di 12 anni salvato dalle macerie della sua abitazione. Disposto per il ragazzino, ieri sera, il trasferimento in elisoccorso all’Ospedale dei bambini di Palermo per il ricovero nel reparto di Chirurgia toracica. Il bimbo soffre di una sorta di sindrome da schiacciamento dovuta alla permanenza sotto le macerie. Ieri mattina era stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Pediatria del San Giovanni di Dio di Agrigento.
NAPOLITANO, FINI, LOMBARDO. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia del tragico bilancio del crollo di una palazzina a Favara, ha chiesto al prefetto di Agrigento di rappresentare alla famiglia Bellavia i suoi sentimenti di partecipazione al dolore per la perdita delle piccole Chiara e Marianna. A darne notizia è un comunicato del Quirinale.
Anche il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, appresa con sgomento la notizia della tragedia di Favara,
ha espresso ai genitori e agli altri componenti della famiglia delle piccole Chiara e Marianna, travolte nel crollo della loro abitazione, i sensi del piu' profondo cordoglio suo personale e della Camera dei deputati. Ne da' notizia un comunicato.
Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, esprime cordoglio e solidarietà alla famiglia Bellavia per la morte delle piccole Chiara e Marianna. "Quella che ha colpito la famiglia Bellavia è una tragedia terribile" aggiunge e annuncia che la Regione "intraprenderà tutte le iniziative possibili per stare vicini ai coniugi Bellavia e al piccolo Giovanni". La Regione si mobilita quindi per "assicurare immediato sostegno alle famiglie colpite dalla tragedia di Favara, garantendo alla famiglia Bellavia immediato supporto attingendo ai fondi riservati". "Abbiamo inoltre assicurato al sindaco di Favara, Domenico Russello - aggiunge il governatore - che la Regione si farà carico delle spese di alloggio delle famiglie sfollate. Massima attenzione - sottolinea Lombardo - sarà riservata alla questione degli edifici fatiscenti presenti in numerose città dell'Isola e non solo nei centri storici: case abitate da persone svantaggiate e che spesso non hanno altra scelta". "Occorre avviare un censimento, di concerto con gli uffici tecnici comunali, degli edifici a rischio di crollo, un vero e proprio screening serio e rigoroso che possa portare ad un mappa del rischio per l'intera regione. E' una iniziativa - conclude Lombardo - che può trovare posto nel testo del disegno di legge sulla casa approvato in commissione all'Ars. Si tratta di passaggi fondamentali per poter avviare un piano di recupero dei centri storici".
FAVARA, LA CAPITALE DELL'EDILIZIA. Il comune di Favara ha forse la più alta percentuale di imprese edili rispetto agli abitanti in Italia. E' uno dei paradossi che emerge dopo la tragedia di stamane: una palazzina crollata perché fatiscente e due sorelline di 14 e 3 anni morte. "A Favara - dice Mario Filippello, segretario regionale della Cna Sicilia - si sono più di 900 imprese ma non si riescono a recuperare gli immobili a rischio". "In pratica - aggiunge - considerando che a Favara ci sono 35 mila abitanti, c'é un'impresa iscritta alla camera di commercio ogni 40 abitanti. E' una situazione emblematica, che dimostra l'incapacità , in Sicilia, di creare lavoro anche quando l'offerta - e la necessità di intervenire - non mancano. Tanto è vero che appena una quarantina di queste imprese opera nel territorio comunale".
IL SINDACO DI FAVARA. "Sono profondamente addolorato per la tragedia che ha colpito la famiglia Bellavia. La macchina amministrativa si è già messa in moto e le garantirà un ricovero in un collegio di suore o ovunque troveremo spazio e disponibilità ". Lo dice il sindaco di Favara Domenico Russello (Pdl) che ha convocato l'unità di crisi al Comune dopo il crollo della palazzina che ha provocato la morte di due bambine.
"La famiglia Bellavia - spiega Russello - non era in graduatoria per l'assegnazione dei 56 alloggi popolari di contrada Piana dei Peri. Case che da dieci anni attendono di essere consegnate agli aventi diritto e che purtroppo sono state vandalizzate e dunque al momento inutilizzabili. Ci stiamo attivando anche per l'eventuale ricovero delle tre persone che vivono in case vicine a quella crollata e che eventualmente dovranno essere evacuate. A tal riguardo aspettiamo ancora la comunicazione da parte dei vigili del fuoco e dei funzionari della protezione civile".
"Quanto è accaduto nel quartiere di Favara è una tragedia - aggiunge - ma lì ci sono decine di stabili fatiscenti. Case pericolanti, vecchie catapecchie che rischiano di crollare da un momento all'altro. Potremmo fare un'ordinanza di demolizione, ma si tratta di immobili abitati da gente indigente che non avrebbero i soldi per demolire e non avrebbero alternativa di residenza".
"Non sappiamo, almeno per il momento, come muoverci - conclude - Una cosa è certa abbiamo bisogno di aiuto per scongiurare che si ripetano tragedie analoghe nel nostro centro storico".
"Dio abbia pieta' di quanti preposti da Dio a curare le parti piu' bisognose del corpo della societa' civile e del corpo ecclesiale di Gesu', hanno disobbedito a Lui e alle leggi dello Stato e hanno cosi' concorso a questi omicidi di bambine". Lo dice l'arciprete di Favara (Agrigento) don Mimmo Zambito, dopo la tragica morte delle sorelline Bellavia nel crollo della palazzina fatiscente.
"Si convertano - aggiunge - sia coloro che governano che i cittadini. Preghiamo Dio che cambi la mentalita' dei profittatori, dei pigri, degli speculatori, degli accaparratori, di coloro che mangiano rubando al prossimo e calpestando la giustizia. Di quanti si fossero imboscati nel loro servizio di uffici e di burocrazia, nascondendo carte o aspettando che ci si umiliasse a chiedere, a cercare raccomandazioni".
Poi la preghiera e l'appello. "Dio cambi il cuore di chi ha fatto apparire come elemosina (facciamo conto la casa popolare) quanto invece spettava come diritto. Il crollo e la morte tragica riguarda tutti. Come in un corpo solo".
IN PASSATO ALTRI CROLLI A FAVARA. La zona di Favara, detta "del calvario", in cui è crollata la palazzina in cui sono morti due bambini è da tempo ad alto rischio. Erano già cadute le case adiacenti a quella caduta oggi. La palazzina della famiglia Bellavia era composta da un magazzino sotterraneo, un pianterreno e due piani superiori.
Nella zona di piazza del Carmine, inoltre, vi sono fughe di gas e i vigili del fuoco hanno fatto sgomberare alcune abitazioni. Maurizio Cimino, della protezione civile regionale, che è sul luogo del crollo, sostiene che la casa era inagibile e che alcune opere di consolidamento effettuate sui piani superiori hanno reso ancora più critica la situazione. "Le fondamenta marce - dice - non hanno più retto e la casa si è accartocciata su se stessa". Giuseppe Bellavia fa il muratore saltuariamente e la moglie é casalinga. Sono una famiglia povera e da anni avevano chiesto di ottenere una casa popolare proprio perché avevano tre bambini piccoli.