Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/01/2010 05:58:34

Anche a Marsala la sanatoria delle multe. Ma per i consumatori è un bluff

E’ stata approvata dal Consiglio comunale di Marsala lo scorso 22 dicembre, la «sanatoria» relativa alle multe inflitte dai vigili urbani per violazioni al codice della strada fino al 31 dicembre 2004 che entra entra nella sua fase esecutiva. L'amministrazione Carini ha, infatti, inviato alla direzione provinciale della Serit la delibera approvata dall'assemblea di Palazzo VII Aprile. In tal modo, è stata avviata la procedura per lo «sgravio». Per il Comune sarà una possibilità di fare «cassa» e al contempo ridurre il vecchio contenzioso con tanti automobilisti. La «sanatoria», varata lo scorso anno dallo Stato, consentirà ai multati di estinguere il debito pagando soltanto l'iniziale importo della contravvenzione (e non le maggiorazioni nel frattempo maturate) con un interesse di appena il 4 per cento (per l'ente di riscossione). Ed inoltre le spese del procedimento e di notifica del verbale.
Ieri, intanto, l'associazione sindacale «La Nuova Tutela del Cittadino» ha chiesto «delucidazioni» sulle «modalità di accesso ai benefici previsti dal decreto in materia di condoni su tributi e sanzioni amministrative» e in che modo «la collettività può attingere a tali informazioni e quali sono le istituzioni preposte per l'opera di informazione in materia». E vista «l'importanza dell'argomento e l'attesa maturata nel corso dei mesi da parte della collettività, l'associazione sindacale sollecita l'amministrazione comunale e il Consiglio comunale ad attuare una forma di pubblicizzazione di tali novità».
Roma è stata città pilota nell’attuazione della norma approvata prima dell’estate con il decreto anti-crisi. L’indicazione è: per le multe prima del 2004 aspettare la comunicazione della Serit o del Comun; per quelle del 2005 è invece prevista la possibilità di rateizzare mentre per il 2006 partiranno una serie di "avvisi bonari" che serviranno solo a ricordare ai contribuenti che c’è un conto da pagare. Le sole multe prese prima del 2004 si potranno sanare senza il pagamento degli interessi ma con un tasso del 4% per l’agente riscossione a titolo di rimborso.


Ma sulla sanatoria ci sono le perplessità delle associazioni dei consumatori. Questo il parere dell’Istituto per la Difesa del Consumo: “Diciamo subito che questa sanatoria è una sorta di bluff perché alla fine si riconosce ciò che è dovuto, cioè il pagamento solo della sanzione amministrativa e non già delle maggiorazioni che sono state dichiarate pacificamente non dovute dalla giurisprudenza, indi è sempre meglio fare opposizioni alle cartelle piuttosto che chiedere delle sanatorie perdendo tempo presso gli enti creditori.
Indipendentemente da questa sanatoria, come più volte ribadito, e' sempre meglio opporsi al fine di ottenere il giusto riconoscimento dei propri diritti e non soggiacere agli ingiusti arbitri della Pubblica Amministrazione”.
 

E a Roma, la città pilota dell’esperimento, le cose non sono andate affatto bene. Innanzitutto il Comune ha deciso di “scaricare” sui cittadini l’onere di comunicare al Giudice di Pace che avendo saldato il conto tramite la sanatoria non hanno motivo di andare avanti nelle eventuali cause in corso. Inoltre la sanatoria è stata molto meno estesa di quanto si pensava originariamente. Il motivo è presto detto. Ci si è resi conto, strada facendo, che nel grande calderone degli arretrati c’erano centinaia di migliaia di contravvenzioni già prescritte o annullate. Le multe “morte e sepolte” avrebbero potuto provocare un ulteriore contenzioso. Il che, trattandosi di una sanatoria, sarebbe stato il massimo.

LE MODALITA’ DI ACCESSO. Le lettere che verranno spedite a partire saranno intestate Serit-Equitalia. La dicitura scelta per l’intestazione sarà, come sempre, burocratica: «Comunicazione per la definizione agevolata dei debiti derivanti da infrazioni al Codice della Strada accertate fino al 31 dicembre 2004». Tranquilli: si tratta, in effetti, della sanatoria tanto attesa. «Lei – ci sarà scritto nella lettera - risulta debitore di.... e troverà di seguito il dettaglio dei suoi debiti». La seconda parte del documento ricorda al contribuente che «può beneficiare della agevolazione anche se è in corso un pagamento in forma rateizzata». L’ammontare dovuto ricorda la comunicazione è «infatti calcolata al netto degli importi già versati». Il resto va versato in unica soluzione.

Il cittadino è libero di aderire alla sanatoria o di non farlo. Se decide per il “sì”, deve pagare entro una data certa.