«Spiace contestare il ministro - dice il segretario regionale della Uil-Penitenziari, Gioacchino Veneziano - ma la situazione non è sotto-controllo come ha dichiarato il Guardasigilli». «Al sovraffollatemto - prosegue il sindacalista - aggiungiamo, per rendere il quadro ancora più desolante, che ormai la vigilanza e la sicurezza delle strutture penitenziarie e dell'ordine pubblico in generale, è affidato a pochissime unità di polizia penitenziaria che così si vedono sopprimere riposi, congedi e lavorare in regime di insicurezza, con il rischio di avere conseguenze fisiche». Per Veneziano «non sappiamo se ridere o piangere, laddove si dichiara candidamente che la provincia di Trapani e la migliore tra gli istituti delle Regione». Poi lancia l'allarme: «Siamo prossimi al cedimento dell'apparato di sicurezza, poiché il carico di lavoro ha superato abbondantemente il limite di guardia, ed, infatti, si è ritornati ad operare con turnazioni di oltre otto ore. Un fatto emblematico di carenza - conclude Veneziano - è che per la grave mancanza di personale di polizia femminile a Trapani, viene imposto a figure di concetto di svolgere mansioni meramente esecutive, contro ogni legge, subendo pure rapporti disciplinari».