I primi risultati del censimento verranno divulgati domenica 16 maggio per la Giornata Oasi, momento clou del mese di maggio dedicato alla Biodiversità e alle aree protette gestite in Italia da 40 anni dal WWF. Questi dati verranno messi a confronto tra la situazione attuale e quella censita 9 anni fa durante la prima edizione della campagna.
“L’episodio dello scorso febbraio di inquinamento del Lambro e poi del Po ha fortemente richiamato l’attenzione sulla gestione e tutela dei corsi d’acqua – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia – Inoltre negli ultimi cinquanta anni la maggior parte dei fiumi italiani è stata aggredita con interventi che hanno cambiato radicalmente assetto e dinamica: in molti casi le nostre ‘vene blu’ sono state trasformate in semplici canali ignorando che invece si tratta di complessi ecosistemi regolati non solo dalle leggi dell’idraulica ma anche da quelle della natura. Il risultato è che la biodiversità di questi ambienti si è drasticamente ridotta e con essa la funzionalità ecologica che li caratterizza mettendo a rischio anche le popolazioni circostanti. Il WWF, nell’Anno della Biodiversità vuole richiamare l’attenzione proprio su questi aspetti grazie ad una grande azione collettiva di volontariato”.
Il WWF vuole proseguire nell’azione di monitoraggio, presidio e protezione dei fiumi come già fatto per il Lambro, dove l’associazione è stata coinvolta dalla Protezione civile nella cabina di regia, insieme ai due parchi del Delta del Po quello Veneto e quello Emiliano per definire le aree più vulnerabili e le azioni urgenti da intraprendere in quei drammatici giorni per ridurre l’impatto dell’onda nera su una delle zone umide italiane più importanti.
LA MAPPA DEI FIUMI CENSITI IL 2 MAGGIO:
Adda (Lombardia)
Piave (Veneto)
Arzino, Tagliamento (Friuli Venezia Giulia)
Magra _ (Liguria)
Chiasco_Tevere (Umbria)
Tevere, Aniene, (Lazio)
Arno (Toscana)
Sangro e Sagittario (Abruzzo)
Biferno (Molise)
Volturno e Sele (Campania)
Ofanto (Puglia)
Agri (Basilicata)
Fiumara di Amendolea, Angitola e Fiumara Reschia (Calabria)
Oreto, Imera e foci di Simeto, Anapo e Ciane (Sicilia)
Rio Mannu (Sardegna)
La Campagna Liberafiumi 2010 è sul sito web: www.wwf.it/fiumi