L'uomo, processato con rito abbreviato, è stato inoltre condannato a versare alla parte civile un risarcimento danni di 25 mila euro, nonché all'interdizione perpetua dal lavoro in luoghi frequentati da bambini.
L'indagine, "che ha consentito di ricostruire una serie di abusi realizzati in ambito extrafamiliare -
evidenziarono gli inquirenti, dopo l'arresto - è nata dalla segnalazione di un amico di famiglia, con cui la minore si era confidata, chiedendo aiuto".
La ragazzina fu quindi ascoltata all'interno della stanza 'Arcobaleno' della Mobile di Trapani. Poi vennero ascoltati anche i familiari della minore ed i suoi insegnanti, tra i quali anche quello di sostegno. Proprio a scuola, infatti, la giovane aveva evidenziato 'disagi', poi risultati essere 'conseguenza delle violenze subite'.