A determinare la decisione oltre allo stato di incertezza provocato dalla recente approvazione all'Ars del disegno di legge che prevede che gli Ato rifiuti siano 10 in tutta la Sicilia, anziché 27, anche il fatto che la società ha delle difficoltà a pagare gli stipendi dello scorso mese di marzo.
«Questa riforma - ha detto l'ex sindaco di Mazara e sindacalista della Uil Giogio Macaddino nel comunicare con i suoi colleghi sindacalisti la notizia dello stato di agitazione all'amministratore unico e al direttore generale dell'Ato, rispettivamente Francesco Truglio e Vito Bonanno - avrà sicuramente effetti benefici in altre parti della Sicilia ma qui creerà enormi disagi. Lo spauracchio delle ditte private crea non poche preoccupazioni al mondo sindacale".
Non convinto del tutto della riforma si è detto Giuseppe Bucca, della Cgil, che ha aggiunto: "Metteremo in campo tutti gli strumenti a tutela dei lavoratori". Con senso di responsabilità questi ultimi, come ha evidenziato Paolo Pagoto della Fiadel "Hanno deciso di assicurare il servizio per le giornate festive di Pasqua e Pasquetta. Lo stato d'agitazione comunque rimane e al momento non vengono garantiti lo svolgimento dello straordinario e del lavoro nel festivo".
Dal canto suo Francesco Truglio è tornato a chiedere la piena collaborazione dei sindaci perché gli diano gli strumenti per andare avanti affrontando le tematiche relative alla tariffa igienico-ambientale e ai crediti che la Belice ambiente vanta dagli 11 Comuni soci. Oggi tornerà a riunirsi l'assemblea intercomunale di controllo, Truglio domanderà ai primi cittadini che venga istituito un tavolo permanente di confronto.
In Sicilia non e' piu' emergenza rifiuti, ma la situazione e' ancora critica. Soprattutto nelle province, dove puntualmente ogni notte sono decine i cassonetti per i rifiuti che vengono dati alle fiamme dai cittadini stanchi delle discariche che si creano lungo le strade. Tutti gli Ato (gli Ambiti territoriali ottimali) sono in difficolta' per il pagamento degli operatori ecologici.
La situazione dovrebbe migliorare, ma solo in futuro, dopo l'approvazione della legge di riforma del settore dei rifiuti che ha ottenuto, nei giorni scorsi, il via libera dall'Assemblea regionale siciliana. Il ddl e' passato con 60 voti a favore, uno contrario e un astenuto. Con il nuovo testo viene ridotto il numero degli Ato che passano da 27 a 10, uno per provincia piu' quello per le isole minori. A governare i nuovi ambiti saranno le Srr, ossia le Societa' di regolamentazione rifiuti, formate da sindaci e presidenti di Provincia.
La nuova legge fissa anche i tetti della raccolta differenziata, che nel 2015 dovra' toccare quota 65%. Novita' anche per il personale. Infatti, la legge prevede che nei nuovi Ato trovino occupazione solo le persone assunte entro il 2007 con regolare concorso, escludendo in tal modo quanto sono entrati in forza di stabilizzazioni. Inoltre il personale verra' impiegato in massima parte in strada e solo il 10% negli uffici. Per i Comuni che non rispetteranno le prescrizioni previste nella legge e' previsto anche il commissariamento.
"Il progetto di rilancio dell'azienda - ha detto ancora il sindaco - vedra' cosi' la sua definizione e i cittadini di Palermo potranno avere un servizio di raccolta e smaltimento davvero efficiente".
Mentre Russo ha promesso: "I mezzi saranno comunque destinati alla citta' di Palermo non appena verranno meno le condizioni di emergenza degli altri Ato a cui i sono stati assegnati in via provvisoria, temporanea ed eccezionale da parte della Regione". Gia' domani gli uffici del dipartimento regionale avvieranno iniziative sollecitate gia' oggi dall'assessore Russo.