In aula, doveva testimoniare il principale teste d'accusa, il maresciallo Antonio Lubrano, capo della sezione di pg della Guardia di finanza della Procura, che ha condotto l'indagine. Si è, però, deciso di procedere diversamente, incaricando il sottufficiale di redigere una relazione scritta in cui farà il quadro dell'indagine e le prove raccolte contro il medico. Se sarà necessario, tuttavia, il maresciallo Lubrano deporrà comunque in aula. Prossima udienza il 19 maggio. Il dottor Giuseppe Maggio, che non è stato sospeso dal servizio dall'Asp, è accusato di avere intascato, anziché versarle all'Asl 9, le somme pagate da numerosi pazienti per prestazioni sanitarie effettuate, in regime di intra-moenia, presso il suo studio privato di contrada Matarocco, risultato essere ''abusivo'' e in pessime condizioni igieniche.
A Maggio è stato, inoltre, contestato di essersi appropriato di 20 confezioni di farmaci ospedalieri, di avere detenuto medicinali scaduti da anni, nonché di attrezzature per esami diagnostici in dotazione al San Biagio, di avere fatto credere ad una paziente di averla sottoposta, sempre nel suo studio, ad una Tac, utilizzando un diafanoscopio.
Antonio Pizzo
La Sicilia