A chi lo accusava proprio di essere fino in fondo uomo d'apparato Gucciardi ha replicato dicendo che la sua candidatura "è nata da una scelta di mescolanza e non da accordi tra componenti". Gucciardi, nel corso dell'assise di sabato, ha avuto modo di parlare anche dell'organizzazione del partito: «Questo partito si è spesso impegnato in discussioni interminabili su questioni strumentali. Avrebbe fatto meno ad occuparsi dei problemi del territorio». Ed è quello che il deputato regionale del Pd intende fare nel suo secondo mandato da segretario: «I circoli devono essere protagonisti della vita del partito. La classe dirigente del Pd deve nascere dal dibattito interno ai nostri organismi di base». Sul piato anche il tema delle alleanze, soprattutto quelle alla Regione con l'Mpa e mezzo Pdl : «Non so se ciò che stiamo facendo alla Regione possa essere riproposto a livello locale. So, però, che dobbiamo battere il blocco politico che ci ha messo in minoranza in tanti Comuni della provincia ed in buona parte della Sicilia. Siamo chiamati a confrontarsi con il territorio per costruire alleanze vincenti con chi punta al cambiamento come noi».