Nell'inchiesta, della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, sono indagate altre 10 persone. Oltre a riciclaggio, i reati contestati
sonodi estorsione, attribuzione fittizia di beni e ricettazione. Di Vincenzo era stato gia' arrestato nel 2002 per associazione mafiosa e poi assolto da quest'accusa in appello. Tuttavia il Trubunale di Caltanissetta gli aveva confiscato un patrimonio stimato in 260 milioni di euro. L'indagine per cui oggi l'imprenditore e stato nuovamente arrestato, coordinata dal procuratore Sergio Lari, riguarda la gestione delle aziende un tempo a lui appartenute, e dove secondo l'accusa venivano violate le regole a tutela dei lavoratori e in particolare al diritto alla retribuzione. I dipendenti ricevevano un trattamento economico effettivo di gran lunga inferiore a quello risultante ufficialmente in busta paga, e chi si lagnava veniva minacciato di licenziamento. In tal modo, Di Vincenzo oltre ad abbattere i costi aziendali accumulava ingenti risorse finanziarie in nero, che venivano poi reimpiegate in vari modi.