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23/06/2010 05:03:06

Alessandra Camassa: "Oggi facciamo le ore piccole al Tribunale, come sempre..."

 

Le luci accese stanno a significare che i magistrati ordinariamente lavorano fuori orario. Per noi lo straordinario è ordinario. Ci sono tante mistificazioni sul nostro lavoro, eppure noi cominciamo a lavorare proprio quando finiamo il ricevimento: mi riferisco a tutta quell'attività, come la fase investigativa, che si svolge proprio oltre gli orari di lavoro.

Il Ministro Brunetta voleva mettere i tornelli, per i pubblici impiegati...

E invece noi vogliamo rendere comprensibile ai cittadini cos'è la giustizia. E' un servizio più complesso di quello che appare, perchè va oltre l'udienza, oltre il processo. Per questo non si può definire nell'orario ordinario di lavoro. Noi siamo sempre pronti - anche fuori orario - al servizio dei cittadini.

Mille ostacoli impediscono ai giudici di lavorare. Eppure Governo e partiti parlano sempre di riforme dei massimi sistemi...invece forse la magistratura avrebbe bisogno di più risorse pratiche....

Io faccio questo lavoro da 22 anni e sono sempre in attesa sincera di una riforma salvifica.

La riforma con la R maiuscola...

Si. Io leggo un'impostazione sbagliata nella stampa quando si parla di riforme. Ad esempio si legge negli articoli: "Hanno tolto gli strumenti investigativi ai giudici", ed è sbagliato. Perchè si dovrebbe scrivere: "Hanno tolto gli strumenti investigativi ai cittadini...". La vera riforma della giustizia andrebbe fatta nell'interesse solo dei cittadini, non per risolvere uno scontro ideologico. La giustizia non è un fatto personale. E' questa la riforma che chiediamo.  Si parla tanto di separazione delle carriere, di azione penale facoltativa, ma dobbiamo stare attenti: io sono assolutamente contraria, perchè ritengo che l'osmosi tra magistratura requirente e giudicante sia fondamentale...Ma questo tipo di riforme non servono a migliorare la giustizia. Si dovrebbe invece guardare a come si riducono via via le risorse destinate alla giustizia. Gli stanziamenti per gli straordinari per il personale si sono ridotti di anno in anno fino a diventare inesistenti.

Cosa pensa del disegno di legge sulle intercettazioni?
Qualunque legge verrà votata noi la applicheremo. Ma abbiamo il diritto di protestare vivamente, come tutti i cittadini, contro questa riforma, che adotta tecniche contrarie alle necessità che emergono. Da un lato si dice che c'è un problema di corruzione  allarmante nel Paese, da un lato si limitano poteri e tempi della magistratura per indagare.

Non possiamo essere intercettati tutta la vita, dice qualcuno...

... Ma le intercettazioni sono soggette, come tutti gli altri strumenti investigativi, ai limiti temporali delle indagini preliminari! Non si può intereccetare indefinitivamente un soggetto. Ci sono dei termini, che sono diversi a seconda del tipo di reato. Ma nei casi più gravi non si superano i 18 mesi...

Un'altra cosa che si dice è : i giudici si sono adagiati troppo e si sono impigriti, perchè utilizzano le interecettazioni e non investigano...

E' come dire che un medico si è impigrito perchè usa la Tac, mentre erano molto più bravi quando toccavano la pancia del malato....La criminalità è al passo con i tempi, è telematica....Non si capisce perchè noi dovremmo levare gli strumenti ai magistrati...

Oggi alle ore 18,00 il Palazzo di Giustizia di Trapani resterà con le luci accese in segno di protesta.
Lo scopo dell’iniziativa - aperta al pubblico - è di affermare il diritto dei cittadini ad un servizio Giustizia che garantisca la sicurezza, senza intaccare le libertà, che tuteli i diritti delle vittime dei reati non meno di quelli degli imputati e che assicuri decisioni rapide ma ponderate.

I magistrati del Tribunale e della Procura di Trapani e i rappresentanti del personale illustreranno i temi più rilevanti, anche mediante la proiezione di slide e filmati.
Seguirà un dibattito aperto a tutti i partecipanti all’incontro, nel corso del quale ognuno potrà offrire il suo contributo per riflettere insieme sulle sorti della Giustizia e sulle principali ricadute negative delle recenti riforme, di quelle mancate e di quelle in cantiere.
Al termine i magistrati riprenderanno a lavorare, rimanendo nelle proprie stanze fino a tarda notte, a disposizione dei cittadini e della stampa.