rapporti tra la Diocesi di Mazara del Vallo e la città di Marsala.
Motivo della dichiarazione del Vescovo – inviata al Comune giovedì, e venerdì alla stampa - è ancora una volta il modo clientelare con cui a Marsala sono gestite le politiche sociali attraverso il piano di zona del distretto che comprende Marsala e Petrosino. Si tratta di uno strumento che dovrebbe servire a finanziare progetti che vadano incontro alle necessità della parte più debole della popolazione. E invece spesso vengono finanziati – come più volte hanno denunciato sia il consigliere comunale Lillo Gesone ,che padre Francesco Fiorino della Caritas Diocesana – progetti che non hanno ricadute sul territorio, senza invece guardare ai bisogni delle famiglie più povere. Basti pensare che c’è un servizio di recupero per 27 ex tossicodipendenti che costa più di un milione e mezzo di euro…
Nei giorni scorsi da più parti vicine alla Diocesi e alla Caritas erano stata espresse perplessità sul modo di gestire il piano di zona, e sulle modalità di convocazione del “Gruppo Piano”, nonché sulla scelta dei componenti.
Stessa lamentela aveva espresso Gesone, che era riuscito a far approvare in consiglio comunale una mozione di sfiducia per il dirigente del Comune Rosellina Adamo. Lei aveva risposto, piccata, minacciando querela. Il Sindaco aveva fatto spallucce, e aveva parlato di “normale dibattito politico”, cercando una mediazione.
Per capire meglio la situazione, le commissioni politiche sociali e accesso agli atti del Comune di Marsala, in maniera congiunta avevano convocato proprio il “comitato dei sindaci del distretto socio – sanitario”, lo scorso 9 luglio, chiedendo di vedere tutti gli atti prodotti dal servizio delle politiche sociali, e chiedendo conto e soddisfazione sulla gestione dei progetti. Apriti cielo: sono state fatte accuse di tutti i tipi alla Caritas e alla Diocesi, alla Fondazione San Vito Onlus e ai tanti operatori e volontari che collaborano per i servizi in tutta la provincia: dalle mense alle case alloggio. Alla riunione erano presenti il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, Nunzio Ragona, che rappresenta l’ Asp, il funzionario del Comune Aldo Scialabba, l’assessore alle politiche sociali Anna Bandini, il dirigente Rosellina Adamo. Dall’assessore Bandini e dal consigliere Rosanna Genna sono venute le “frecciatine” più fastidiose nei confronti della Caritas e della Diocesi, ma il culmine l’ha raggiunto Ragona, che ha dichiarato in riunione: “I soldi per la mensa dei poveri non ci sono. La Caritas se li faccia dare dal Vaticano”. Alle dichiarazioni di Ragona, altre ne sono seguite, con sarcasmo e cattiveria, da parte degli altri presenti, e il Sindaco Carini, che prima aveva cercato la mediazione, ha poi lasciato la riunione.
La reazione della Diocesi è stata immediata. Nella lettera documento, che è possibile leggere cliccando qui, il Vescovo di Mazara del Vallo precisa che i servizi di solidarietà della Caritas “sono svolti esercitando un ruolo di supplenza nei confronto delle inadempienze delle istituzioni pubbliche”, e comunica alcune decisioni molto pesanti: la revoca al referente della Diocesi nel Gruppo Piano e la sospensione dell’attività della mensa in Via della Gioventù a Marsala. Quest’ultima scelta non è una ripicca nei confronti della nostra città , ma il Vescovo si sente evidentemente preso in giro e offeso da Carini che più volte ha promesso locali idonei e adeguati per la mensa dei poveri, ma senza fare mai nulla in concreto. I nuovi locali della mensa, individuati dentro lo stadio municipale, dovevano essere pronti tre mesi fa. Ma ancora non si è visto nulla. Tra l’altro, la mensa di Via della Gioventù non ha mai percepito contributi dal Comune e le derrate alimentari vengono acquistate tramite donazioni di privati, così come i volontari esercitano il servizio di cucina in maniera del tutto gratuita.
Queste decisioni sono state comunicate alla stampa per difendere “l’onorabilità delle istituzioni ecclesiastiche, oggetto di attacchi calunniosi”. Qui c’è un’altra bassa figura dell’Amministrazione. Perché la lettera è di giovedì, e il Vescovo ha aspettato un po ‘ per mandarla perché sperava che magari l’Amministrazione la rendesse nota. E invece ieri il Sindaco era troppo impegnato a capeggiare la banda musicale per l’apertura serale del mercato, per curarsi di rendere nota questa lettera…
E se il Vescovo non avesse reso pubblica questa incresciosa situazione nè il Sindaco né l’ufficio stampa del Comune lo avrebbero fatto …