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06/08/2010 05:00:04

Dopo l'elezione di Annamaria Angileri, il Pd di Marsala cerca di organizzarsi

Un'agenda che vede al primo punto la ricerca di un equlibrio interno ad un partito, il Pd, che non sa ancora pensare secondo i concetti di maggioranza e di minoranza, ma cerca sempre la via "unitaria", ottenenendo, nel tempo l'effetto opposto di lacerazioni sempre più dolorose.

 

L'eco dell'unità del partito non sfugge neanche ad Angileri. “Intendo lavorare per l'unità del partito" ha infatti dichiarato. Ma si deve confrontare con un'opposizione interna molto dura, alla quale la stessa Angileri però vuole mettere subito dei paletti: "Capisco le posizioni di tutti, ma bisogna rispettare le regole interne, il ruolo dei dirigenti, e non dare luogo ad attacchi personali".
In quest'ottica, Angileri è già al lavoro per formare il nuovo coordinamento per cercare di rilanciare un'azione di contrasto al Sindaco Carini che manca, di fatto, dal 2007. Sociale, turismo, rifiuti, sono i principali punti sui quali Angileri vuole lavorare.
Sono 22 i "ribelli" del Pd, che accusano Angileri e Antonella Milazzo, altra dirigente Pd ex margherita di essere "le artefici della paralisi del PD Marsalese per oltre un anno. Non scoraggiate da più autorevoli esponenti del gruppo dirigente, hanno deciso di seguire la via dello scontro muscolare e fratricida piuttosto che confrontarsi sul merito delle questioni, dando un fattivo contributo alla ricerca di soluzioni concrete. Con il recente congresso provinciale una parte di noi riteneva possibile aprire una nuova stagione politica, che vedesse superate le discussioni e ponesse nuovamente il Nostro partito al centro della scena politica, non per le sue beghe interne ma per le proposte che era in grado di lanciare. Mentre, per altri di noi quanto sta accadendo oggi a Marsala è la esatta conferma del fatto che il nostro partito in provincia in provincia di Trapani sovente mortifica le regole di democrazia interna che stanno alla base della vita del partito. Per tali ragioni, avevamo chiesto al gruppo dirigente provinciale ed agli amici del coordinamento marsalese i, di rinviare la riunione in precedenza indetta per eleggere il segretario comunale. Ritenevamo e riteniamo tutt’ora indispensabile che la maggioranza congressuale,si riunisse attorno ad un tavolo per costruire insieme il progetto Marsala e dopo tale fase, senza alcun pregiudizio, poter individuare chi meglio sarà in grado di rappresentarlo".. Addirittura di "atto di arroganza" parla il neo Pd Lillo Gesone.