La gestione del demanio marittimo siciliano continua a far discutere. L’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, ha incontrato i sindaci dei 123 Comuni costieri per illustrare le novità introdotte dai decreti che snelliscono l’iter per i Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) e per le nuove concessioni. L’obiettivo dichiarato è sbloccare le procedure e promuovere nuove opportunità di sviluppo economico e occupazionale.
Savarino: "Opportunità per i territori"
L’assessore ha sottolineato che i nuovi provvedimenti, in sinergia con le amministrazioni locali, puntano a favorire la pianificazione dei Pudm e il rilascio di nuove concessioni, nel rispetto delle norme regionali e nazionali. Annunciati anche due avvisi finanziati con fondi europei per interventi sulla biodiversità (15,5 milioni di euro) e per l'acquisizione di siti Natura 2000 (30 milioni di euro).
M5S: "Confusione e inefficacia"
Dura la reazione delle deputate del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi e Stefania Campo, che definiscono le misure un "disastro annunciato". Secondo le deputate, la normativa regionale non tutela né i concessionari esistenti né i nuovi investitori, lasciando incertezza su scadenze e priorità. "I balneari saranno disincentivati a investire sul territorio", affermano, evidenziando il rischio di bloccare lo sviluppo del settore.
La polemica si inserisce in un contesto complesso, dove la valorizzazione del demanio marittimo rimane un nodo cruciale per lo sviluppo turistico della Sicilia.