tre costruttori mafiosi. Il magistrato ha accolto, infatti, le proposte avanzate dal questore di palermo per Vicenzo Cancemi, 56 anni, Carmelo Cancemi, 68 anni, e Giovanni Cancemi, 40 anni. Le indagini sono state condotte dagli investigatori della sezione patrimoniale dell'ufficio misure di prevenzione della questura di Palermo ed hanno permesso di individuare un ingente patrimonio costituito da aziende, impeg
nate nel campo edile e del movimento terra, beni immobili, beni mobili registrati e conti correnti tutti confiscati. Imprenditori edili da sempre legati a Cosa nostra, i Cancemi hanno lucrato sul mix tra i legami di sangue, gli interessi economici e la loro appartenenza storica alla mafia.