Insomma, la linea è chiara. E non è (ancora) una linea di attacco alla magistratura che gli sta “azzoppando” due fedelissimi: prima Cimino e poi Mineo. Miccichè nutre fiducia nel lavoro dei giudici, è sicuro che “Franco” chiarirà tutto. Ma lascia un residuo di stupore per la “tempistica”. Come dire: chi vuole intendere…