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22/10/2010 04:28:21

I misteri di Marsala Schola/3: volete vedere che sugli scuolabus nessuno interverrà?

incontrastato in un settore che prevede ogni anno un appalto milionario. Nel 2007 succede qualcosa. Il giocattolo si rompe: alcuni autisti degli scuolabus si incatenano sotto Palazzo VII Aprile per protestare contro il loro licenziamento, alcuni consiglieri comunali decidono di vederci chiaro, e, scoprono, per usare le parole di Enzo Sturiano (MPA), alcune cose “aberranti”, perché “non dovrebbero avvenire mai nelle pubbliche amministrazioni”.
Ad esempio il capitolato di gara prevede, a pena di esclusione, di presentare entro dieci giorni dall’aggiudicazione alcuni documenti importanti, che servono a giustificare come la ditta che ha vinto l’appalto intende effettuare il servizio, con quali mezzi, e roba del genere. “L’anno scorso la ditta Csi non ha risposto – dichiara Sturiano – nonostante cinque o sei solleciti della Dottoressa Cialona, direttrice di Marsala Schola”. Ma perché di fronte alle mancanze non si è ritirata l’aggiudicazione? E’ la domanda che si fa anche il giornalista Michele Santoro, direttore di Osservatorio Sicilia: “Nessuno controlla e prende provvedimenti. Neppure il Sindaco, che fa finta di nulla, quando potrebbe prendere provvedimenti”.
Quest’anno l’appalto è stato aggiudicato, con trattativa privata, “sulla parola” come sottolinea ironicamente Santoro. Entro 10 giorni dall’aggiudicazione la ditta Csi doveva presentare tutti i contratti dei lavoratori e i mezzi con i quali intendeva effettuare il servizio. Il tutto a pena di ritiro dell’appalto. Ebbene, la Csi non ha presentato alcuna documentazione, e l’appalto gli è stato tuttavia confermato. “L’appalto è stato confermato senza alcuna documentazione prodotta, in maniera irregolare” dice Santoro, con la beffa che non esistono gli scuolabus e il servizio è effettuato attualmente con pullman Gran Turismo, che non ha assolutamente le caratteristiche richieste per effettuare il servizio. Tra l’altro il servizio di trasporto degli alunni è a domanda individuale, le famiglie pagano una decina di euro al mese, ma affinché il bambino venga preso e lasciato a casa. Invece con questi pullman non è possibile entrare in molte strade. “Se dovesse succedere qualcosa con questi mezzi e un bambino si fa male, non verrebbe corrisposto alcun rimborso, perché i mezzi non sono propriamente usati” sottolinea Santoro. “Noi non abbiamo nulla contro la ditta – continua Sturiano – ma non è possibile che un servizio da un milione e mezzo di euro venga aggiudicato in queste condizioni. Vogliamo capire come si può aggiudicare una gara ad una ditta, la Csi, che non aveva i requisiti per partecipare, non solo quest’anno, ma anche negli anni precedenti”. “Perché il Consiglio di Amministrazione non muove un dito?” si chiede Santoro. A lamentarsi per ora sono i genitori degli alunni, che sono costretti a fare 500 metri a piedi per accompagnare i loro figli a prendere l’autobus, mentre prima lo scuolabus passava direttamente da casa loro. E anche il tracciato da compiere è previsto dal capitolato speciale d’appalto, e attualmente non è rispettato.
Anche il consigliere Patrik Basile ha chiesto al Sindaco di attivarsi per capire quello che succedere. Nei giorni scorsi Basile è stato uno di quelli che ha sollecitato anche presso il comando dei vigili urbani di fare un’indagine. “Secondo di me, al di là dei contratti, del rispetto del disciplinare, c’è un problema di sicurezza dei cittadini. E’ per questo che parlo senza mezzi termini di abuso d’ufficio. Ricordo che l’anno scorso Marsala Schola chiese alla ditta la documentazione necessaria per espletare la gara, e si arrivò a fine anno senza che i documenti fossero prodotti. Non vorrei che, sornioni sornioni, si ripete lo stesso schema quest’anno”. I vigili hanno bloccato sabato scorso alcuni scuolabus senza revisione – venendo incontro alle denunce che erano state fatte – e tre di questi hanno addirittura il lunotto posteriore in plexiglas da tantissimo tempo. Perché non sono mai stati riparati? Il servizio andrà avanti per tutto l’anno, senza che nessuno interverrà. E puntualmente l’anno prossimo si ripresenteranno gli stessi problemi. “Non sono disposto a fare passi indietro” si impegna Sturiano. Per lui è una questione “di trasparenza della pubblica amministrazione”.