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01/11/2010 12:09:45

Marchio Dop dall'Europa per la "vastedda" della valle del Belice

andava attribuito il marchio Dop e ieri, conseguentemente, ne ha pubblicato il regolamento sulla Gazzetta ufficiale. Il riconoscimento che arriva al formaggio, che nel Trapanese si produce a Calatafimi, Campobello, Castelvetrano, Gibellina, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, S. Ninfa e Vita ma che viene realizzato anche in alcuni centri dell'Agrigentino e del Palermitano, è una ulteriore conferma delle qualità di questo prodotto che da anni è presidio di Slow food. La Vastedda, fino a pochi anni fa prodotta solo nel periodo estivo utilizzando latte di pecora in lattazione avanzata, oggi viene realizzata tutto l'anno. Questo formaggio, la cui forma tipica ricorda una focaccia, è privo di crosta, ha un colore bianco-avorio e va consumato freschissimo. Lo si può mangiare già un'ora dopo la formatura. La sua pasta si presenta liscia e può presentare alcune striature dovute alla filatura artigianale. L'aroma è quello caratteristico del latte fresco di pecora con sapore dolce, fresco e gradevole, lievemente acidulo ma mai piccante. Il modo migliore per gustarlo è quello di tagliarlo in grosse fette e condirlo con olio extravergine d'oliva Nocellara del Belice, pomodoro e origano, ma può essere utilizzato pure come ingrediente di alcuni piatti tipici locali oltre che per il tradizionale pane "cunzato" per la preparazione del quale è indicato utilizzare il pane nero di Castelvetrano, altro presidio Slow food. La bontà e la genuinità sono il frutto di un'attività casearia molto antica e attuata ancora con metodi tradizionali. L'elevata qualità del latte con cui viene prodotta si deve alla pecora della razza "Valle del Belice" che viene allevata in pascoli naturali.