suoi aguzzini per il costruttore di Bivona (Agrigento), Ignazio Cutrò, 44 anni, la vita si è fatta maledettamente difficile. Soprattut
to se lo Stato - come lui stesso denuncia - gli ha voltato le spalle, costringendolo a combattere da solo contro la mafia della Bassa Quisquina. Così gli attentati non sono cessati e le sue attività sono finite rapidamente a rotoli. Tanto che ora Cutrò, dopo tanti appelli inutili, si vede costretto a un gesto clamoroso per richiamare di nuovo l'attenzione sulla sua storia: mette in vendita su eBay i suoi organi. «Mi trattano come un lebbroso - racconta l'imprenditore edile che ha visto tanti suoi mezzi distrutti e sabotati dal racket - eppure ci siamo mossi per aiutare gli altri». Cutrò ricorda infatti che è stato tra i fondatori dell'associazione antiracket "Libera Terra" che più si è battuta per far crescere tra commercianti e imprenditori dell'agrigentino una cultura e una sensibilità antimafia. Ma è servito a poco. Assediato dalle cosche, Ignazio ha visto sfumare il sogno di una vita: l'impresa che dava lavoro a una ventina di addetti ha cessato l'attività e ora, per cominciare, l'imprenditore-coraggioso sui vede costretto al gesto plateale sulla casa d'asta on line: mettere in vendita il suo corpo.