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15/12/2010 07:51:55

Via libera dall'Ars alla stabilizzazione dei precari

”Con questa legge liberiamo dalla gogna della proroga decine di migliaia di lavoratori siciliani. E’ un atto che rende giustizia ai precari degli enti locali. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostra possibilità per giungere a questo importante obiettivo di equità sociale, abbiamo stabilizzato i precari senza spendere un euro in più dalle casse della Regione”. Lo dice il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, che così commenta l’approvazione del disegno di legge che consente la stabilizzazione di circa 22.500 precari degli enti locali in Sicilia.

In mattinata, ieri, l’Aula aveva approvato i primi due articoli del provvedimento, ma il sì definitivo è arrivato solo poco prima della mezzanotte dopo un dibattito di oltre sette ore su decine di emendamenti scandito davanti Palazzo dei Normanni dalle proteste dei precari e, in aula, dallo scontro tra deputati sulle categorie di lavoratori da stabilizzare.

Il ddl è passato all’unanimità con 67 voti favorevoli. Per Riccardo Savona, presidente della commissione Bilancio e Finanze: “In questa maniera, in attesa del processo di stabilizzazione dei contratti si assicura continuità occupazionale a una numerosa platea di soggetti, spesso impegnati all’interno dell’amministrazione con compiti di alta professionalità”. La proroga riguarda i circa 22.500 lavoratori degli enti locali e degli enti sottoposti a controllo e vigilanza da parte della Regione e i 3.200 regionali ( Cefpas, Protezione civile, Arra, Arta, ufficio Emergenza idrica, Enti Parco, Consorzi di bonifica, Camere di commercio).

Per i primi c’è la proroga dei contratti in essere e l’impegno di spesa fino al 2012, mentre per i 3.200 è prevista la proroga fino al 31 dicembre 2011. Prevista anche la proroga dei sussidi per i circa 3.000 Asu. L’avvio del processo di stabilizzazione interessa invece esclusivamente i 22.500 lavoratori degli enti locali. Le risorse (314 milioni di euro in dieci anni) provengono dal Fondo unico per il precariato del bilancio della Regione. 

L’articolo 3 stabilisce che “l’amministrazione regionale e gli enti assumano esclusivamente con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, attraverso le procedure di evidenza pubblica”.

Sono stati stralciati invece, su proposta della conferenza dei capigruppo poi ratificata dall’Aula, gli emendamenti aggiuntivi che interessavano altre categorie di precari come Ciapi e Spo. Con il sì di Sala d’Ercole al ddl, vengono stanziati anche gli aiuti per le aziende vitivinicole colpite nel 2007 dalla peronospora.