I militari, che intercettavano Pizzuto, seppero, da una sua conversazione registrata dalle microspie, dell'imminente incontro che si sarebbe dovuto tenere nella sua abitazione di via Loria e si appostarono davanti al palazzo. All'incontro, che si svolse il 10 marzo 2008, prima delle elezioni regionali, parteciparono oltre a Faraone, che si vuole candidare a sindaco di Palermo, Antonino Caruso, poi condannato per mafia, e Vincenzo e Antonino Troia, successivamente arrestati nel corso di un blitz antimafia. I protagonisti della riunione all'epoca erano, però, incensurati e solo sottoposti a indagine. Nel processo, Antinoro è accusato di aver pagato i voti dei mafiosi. La difesa,invece, sostiene che nel corso di una riunione elettorale per Antinoro, organizzata da un medico con alcuni pazienti, al deputato fu chiesto solo un contributo per il volantinaggio fatto nel quartiere e che non ci fu alcuna compravendita di voti.
Fonte: ansa