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22/12/2010 12:59:30

Piazzetta Alagna a Marsala. Nemmeno inaugurata, già sta cedendo

Alcune basole in marmo poste dove fino allo scorso anno c'era asfalto e terra battuta sono, infatti, già divelte. E dalle crepe si intravedono sinistre cavità sotterranee. È evidente, dunque, che il consolidamento del sottosuolo non è stato effettuato a dovere. Ad eseguire i lavori è stata l'impresa «So.Ge.Mar.» Costruzioni di Favara, che si aggiudicò l'appalto bandito dal Comune con un ribasso del 7,3152% su una base asta di quasi 205 mila euro. Intanto, rimane ancora un mistero la mancata inaugurazione. Alla fine dello scorso gennaio, l'assessore ai Lavori pubblici, Pino Milazzo, aveva dichiarato: «Manca soltanto l'allacciamento alla corrente elettrica. Quando ciò avverrà, si potrà procedere all'inaugurazione». A distanza di undici mesi, però, non è ancora avvenuto. E in assenza dell'elettricità non può neppure essere attivato l'impianto idrico che dovrà far funzionare la prevista fontana e soprattutto irrigare gli alberi (aranci) piantati al centro della piazzetta. «Se questi alberi non sono ancora morti - dice G.T., che lavora in un ristorante della zona - lo si deve ad una persona che abita qui vicino e ogni giorno provvedere ad irrigare le piante». Ma il disagio maggiormente avvertito è quello relativo all'impossibilità degli automobilisti di attraversare questa parte del centro storico. E ciò perché, accanto la Villa del Rosario, attigua a piazzetta Alagna, diversi mesi fa sono stati avviati i lavori per l'installazione di un invaso d'acqua sotterraneo che dovrebbe porre fine ai problemi nell'erogazione idrica che spesso si registrano nella zona fra Porticella, via XIX Luglio e via Frisella. I lavori, però, sono fermi da tempo per la scoperta, a meno di due metri dal livello di strada, delle mura della seicentesca chiesa di San Domenico. E alla luce è venuto anche lo scheletro di un uomo sepolto nella nuda terra. Al momento, non si sa quando i lavori potranno riprendere. E soprattutto concludersi. Gli abitanti della zona, intanto, protestano perché non riescono a raggiungere in auto le loro case, né a parcheggiare.


Antonio Pizzo

La Sicilia