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22/12/2010 11:04:01

Fronda nel Pd contro Lombardo

Il successo del referendum di Enna con una partecipazione massiccia, addirittura superiore alle precedenti consultazioni, e le molte iniziative che in queste settimane stanno nascendo in tutta la Sicilia sono un sintomo di democrazia e servono a far conoscere ai vertici regionali e nazionali del partito qual è la posizione dei nostri elettori e della nostra base».

LE FIRME - È quanto si legge in un documento firmato dagli esponenti del Partito Democratico Enzo Bianco, Giovanni Burtone, Angelo Capodicasa, Mirello Crisafulli, Marilena Samperi, Tonino Russo, Giovanni Barbagallo, Miguel Donegani, Bernardo Mattarella, Giuseppe Zappulla, Gianni Battaglia, Anna Maria Saitta, Giovanna Monaco, Franco Pignataro, Antonio Lo Presti, Remo Palermo, Bartolo Fazio e Franco Piro.

ANCHE FIORONI D'ACCORDO - «La strada della consultazione dei nostri elettori si sta ormai affermando - si legge ancora -, come dimostrano molte importanti prese di posizione. Ultima in ordine di tempo quella di Fioroni che pochi giorni fa a Messina si è detto favorevole al referendum, non smentito dal segretario Lupo che era presente. Peraltro anche nei vari documenti votati in questi mesi nella direzione del Pd si "valutano opportune le forme di consultazione". E' un atteggiamento politicamente miope chiudersi a riccio contro il referendum. Non comprendiamo - continua la nota - le ragioni per cui alcuni amici di partito, talvolta con colpi di mano 'burocratici', dimostrino di avere timore di rivolgersi ai nostri elettori, nascondendosi dietro infondate motivazioni di carattere formale che non si addicono a un partito che ha una vocazione autenticamente democratica come il Pd. Noi daremo il nostro sostegno a tutti i referendum che saranno promossi, a cominciare naturalmente da quello di Caltagirone da cui è partita l'iniziativa, e da quelli già indetti a Gela, Mazzarino, Niscemi e in altri comuni siciliani, mobilitandoci perché in tutte le realtà della nostra regione questi appuntamenti abbiano luogo. Intanto prendiamo atto che molti di coloro che sostenevano l'appoggio al governo cominciano a manifestare in modo esplicito il disagio nel sostenere un governo che non sta realizzando alcuna delle grandi riforme che aveva annunziato».

CRACOLICI E LUPO - Anche Antonello Cracolici, capogruppo Pd all'Ars striglia il governatore e chiede di «cambiare passo» e «non galleggiare». «Serve una scossa», dice Cracolici, a conclusione della conferenza dei capigruppo dell’Assemblea siciliana, che ha dato il via libera all’esercizio provvisorio. «A gennaio - aggiunge il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo - si riunirà l’assemblea del partito per fare una nuova verifica sul governo Lombardo, che deve rimboccarsi le maniche, altrimenti ne trarremo le conseguenze».