A intervenire per primi sono stati proprio gli agenti del Commissariato. Oltre a dare alle fiamme il portone, ignoti hanno lasciato una scritta in vernice rossa: 'R B' con la falce e il martello in mezzo. Trovato anche del liquido infiammabile. Sull'episodio indaga la Polizia, la Procura ha aperto un'inchiesta.
Una prima smentita arriva dai “Red Block”, attraverso una dichiarazione all’Ansa. “Non abbiamo sigle. Non ci firmiamo R.B. Noi siamo Red block” dice un portavoce rimasto anonimo del movimento che sul suo blog rivendica i disordini dello scorso 22 dicembre a Palermo.
Il segretario siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, ritiene che l’incendio del portone della sede regionale del partito, a Palermo, ”non sia opera dei ragazzi che manifestano democraticamente le loro idee”, riferendosi alle proteste degli studenti contro la riforma dell’università. Riguardo alla sigla R.B. con falce e martello, lasciata sul marciapiede e sulla saracinesca della sede, Lupo aggiunge: “Fino a questo momento quanto accaduto non sembra riconducibile a nessun movimento noto, vedremo se nei prossimi giorni le forze dell’ordine ci faranno sapere qualcosa di più preciso”.
“Chiaramente non sono in grado di dire quale sia la provenienza di questo atto intimidatorio – prosegue Lupo – penso che denoti una tensione sociale crescente e la necessità dell’impegno di tutti per ricreare condizioni serene e rispondere alle emergenze di questa nostra regione, cosa che come partito stiamo facendo cercando di andare incontro ai bisogni dei lavoratori, delle imprese e degli studenti”. Su quanto possa influire il clima teso all’interno del Pd in merito al sostegno al governo di Raffaele Lombardo, Lupo taglia corto: ”Abbiamo un dibattito democratico, rispetto alle vicende politiche il clima assolutamente sereno, civile e fatto di confronto democratico”.
Erasmo Palazzotto coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà ha parlato di “pericolosi segnali di allarme che impongono alla politica una seria riflessione sul difficile clima che si respira in Sicilia”, mentre i giovani del Pd fanno sapere: “Non ci faremo intimidire”.
Una forte presa di distanza arriva anche dai giovani del Pdl, secondo cui “è evidente che l’estrema sinistra sta tentando di alzare il clima di scontro contro le forze dell’ordine, le istituzioni ed i partiti per destabilizzare il paese”.
“Esprimo a nome mio e di tutta l’Udc – verso il Partito della Nazione, la mia più sincera solidarietà al Pd siciliano per l’attentato subito questa notte nella sede del partito. In queste ultime settimane il clima politico non è stato dei migliori e mi auguro che presto vengano trovati i colpevoli di questo terribile gesto”. E’ quanto afferma in una nota il senatore e coordinatore regionale dell’Udc – verso il partito della Nazione, Gianpiero D’Alia.