Aloisio – come riportato nelle pagine del Giornale di Sicilia in edicola oggi – è titolare della Con.Bi Val Altofonte bituminosi, azienda di Tremonzelli sequestrata, mentre lui è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’imprenditore è considerato “a disposizione” delle cosche e vicino ad Angelo Schillaci, uomo di spicco di Cosa nostra nel Nisseno.
Ad accusare Giovanni Aloisio ci sono alcuni collaboratori di giustizia: Pietro Riggio che avrebbe riferito – secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia - di avere avuto l’indicazione di «favorire Aloisio per tutti i lavori da svolgersi nella parte nord della provincia mafiosa di Caltanissetta».