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19/01/2011 07:30:14

Approvata all'Ars una mozione contro i tagli alle radio e tv locali


Tra i punti all’ordine del giorno oltre alla mozione anche la discussione, iniziata la scorsa settimana, relativa alle interrogazioni ed interpellanze della rubrica “Risorse agricole e alimentari”. La seduta, alla quale non erano presenti i deputati firmatari delle interrogazioni (Cordaro, Caputo, Gucciardi, Vinciullo e Pogliese), ha pertanto rinviato la risposta dell’Assessore D’Antrassi ad una formulazione scritta. A seguire ha avuto inizio la discussione generale sulla mozione n. 224 presentata dall’onorevole Marinello (Pd), e a firma anche di Digiacomo, Marziano e Raia, sulle “opportune iniziative al fine di impedire il taglio dei fondi alle emittenti radiotelevisive locali conseguenti al decreto ‘Mille proroghe’ del Governo nazionale”.

Secondo Marinello si rischia una un “drastico e deciso taglio ai trasferimenti di risorse finanziarie a beneficio delle emittenti radiotelevisive e dei giornali a copertura locale”. Nel ribadire il desiderio che la libera informazione possa essere garantita senza alcun condizionamento, Marinello evidenzia poi come questi tagli possano avere delle “pesanti ricadute sulle prospettive lavorative di migliaia di persone”.
“Pertanto – prosegue - verranno prese in considerazione nella prossima legge finanziaria regionale, delle misure atte alla salvaguardia del sistema regionale dell’informazione”.

L’unico ad intervenire, prima che venisse approvata la mozione, è stato l’Assessore regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo’, Daniele Tranchida, che ha sottolineato come il Governo regionale sia pronto a manifestare la netta contrarietà nei confronti del decreto ‘Mille proroghe’, vero e proprio “pericolo per la complessa realtà delle emittenti locali che, ad oggi, per numero superano quelle presenti nel territorio di Lombardia e Lazio”.

Rinviata poi a martedì 25 gennaio (ore 16) la discussione generale della mozione n. 227 (quarto punto in programma della seduta odierna) “iniziative a livello centrale per ovviare ai disservizi del sistema ferroviario siciliano”.

La conferenza dei capigruppo che si sarebbe dovuta tenere domani, è stata infine anch’essa rinviata a data da destinarsi.