Presente all’incontro, seppur in maniera fulminea, anche il governatore Lombardo, fermatosi a commentare la riforma elettorale per gli Enti locali attorno alla quale, secondo il leader del Mpa, ci dovrebbe essere “la volontà di trovare il massimo della condivisione possibile”.
La nascita di una forza centrista, ben rappresentata in Sala d'Ercole (28 deputati), si configura come l’inizio di un percorso con decise ambizioni politiche e progettuali. Un’alleanza, come sottolinea Francesco Musotto, capogruppo Mpa all’Ars, già sperimentata attorno al progetto del governo Lombardo, ma che adesso mira a istituire un “metodo di lavoro unitario, sia per quanto riguarda le proposte legislative, che per la condotta che dovrà essere mantenuta in Aula”. “Abbiamo concordato – prosegue poi Musotto - un metodo di lavoro che si baserà su incontri preparatori propedeutici alla stesura dei disegni di legge da portare all’esame d’aula, in testa la legge elettorale sulla quale purtroppo dobbiamo registrare l’atteggiamento ostruzionistico della minoranza”. “La scaletta impone anche altre tappe – conclude -, dal ddl esitato dalla terza Commissione sui centri commerciali alla legge di riordino delle Asi, sino al testo sulla semplificazione burocratica che si trova in seconda Commissione per gli aspetti finanziari”.
"L’obiettivo della nascita di questo intergruppo – afferma poi Livio Marrocco (Fli) – è legato ad una sostanza politica che noi vogliamo aggiungere all’alleanza che era già in essere”. Un maggior coordinamento all’interno di questo neonato gruppo unico rappresenta comunque il primo passo verso il “raggiungimento dell’ambizione di portare candidati sindaci alla vittoria o al ballottaggio”, aggiunge il deputato dell’Api Mario Bonomo. Il riferimento esplicito rimanda alle prossime amministrative, primo banco di prova del Nuovo Polo. In quell’occasione verranno presentati dei candidati unici per l’intera coalizione, senza escludere una “alleanza con il leale Pd – ribadisce Musotto –. Quello con il Partito democratico infatti – continua – è un rapporto che non si deve interrompere, ma andare avanti”.
“La sfida che andiamo ad affrontare – aggiunge Giulia Adamo (Udc) - è quella di far capire agli elettori che il nostro progetto politico è innanzitutto un progetto di buona amministrazione”. “Quello che ci aveva fatto partecipare ai movimenti di Forza Italia prima e Pdl poi – continua - era proprio la speranza di prender parte ad un progetto di questo profilo. Dopo quindici anni ci siamo potuti rendere conto che questa buona amministrazione non c’era e quindi – conclude Adamo - adesso noi miriamo a diventare il vero Polo”