«A star peggio, per quanto riguarda i Tribunali del distretto sono Trapani e Marsala con una scopertura del 20%. Per le procure mancano 4 pm a Trapani (30,77%), e a Marsala (44,44%). Evidenziata la forte presenza della mafia nel trapanese.
Tra i temi toccati da Olivieri anche le potenzialità di Cosa Nostra a Trapani, i forti legami del boss latitante Matteo Messina Denaro, capo assoluto della mafia trapanese, con molte delle «famiglie» siciliane e palermitane in particolare.
La magistratura «giudicante» mostra tanto interesse alle fasi di evoluzione del fenomeno mafioso e ne fa cogliere tutte le potenzialità ad una società civile che però «non sempre è adeguatamente preoccupata».
«Un'ulteriore specificità della criminalità trapanese, fin da anni remoti, è lo strettissimo e pericoloso legame intercorrente tra logge massoniche, mafia, settori della borghesia professionale e pubblica amministrazione».
LA MAFIA. Le indagini hanno permesso di accertare la presenza nel trapanese di 17 «famiglie», suddivise in 4 mandamenti, Trapani, mazara, Castelvetrano e Alcamo. Secondo quanto emerge dalle inchieste alcuni boss, come i trapanesi Virga e Pace, l'alcamese Nino Melodia, il mazarese Mariano Agate, dal carcere avrebbero ancora cercato di «guidare» le cosche locali.
Nella sua relazione il presidente Oliveri ha colto l'assenza di delitti nella provincia di Trapani, «rispetto a qualche anno fa, vengono utilizzati solocome extrema ratio, coerentemente con l'attuale strategia di "sommersione"di Cosa Nostra; l'organizzazione continua a mantenere un penetrante controllo del territorio e a riscuotere consensi tra l'opinione pubblica. Non di rado, detti consensi si sono concretizzati in comportamenti che hanno assunto contorni di vera e propria connivenza, determinata, oltre che da intuibili stati di paura, anche dalla condivisionedei modelli di vita proposti dall'organizzazione».
«Messina Denaro gode di una così vasta rete di protezione che, oltre ai tanti soggetti organici a Cosa Nostra, coinvolge necessariamente anche una pluralità di altri insospettabili individui (la cosiddetta zona grigia di Cosa Nostra) che, seppur estranei ad ambienti criminali, vivono ed operano in un contesto socio-culturale in cui l'adoperarsi in favore di organizzazioni mafiose, o di esponenti di essi, viene avvertito come comportamento dovuto».
TRAPANI. «Il Tribunale di Trapani ha subito nell'anno in corso una decimazione dell'organico, peraltro sottodimensionato rispetto ai carichi di lavoro, cinque giudici trasferiti, tre magistrati assenti per maternità. Con gli stessi pochi giudici si deve far fronte ai procedimenti collegiali, al monocratico di Trapani e della sezione distaccata di Alcamo, all'organico della Corte di Assise, a comporre i collegi per le misure cautelari reali ed alle misure di prevenzione».
La Procura ha vacanze che raggiungono il 30,7% della pianta organica per l'assenza di quattro sostituti, del procuratore e del procuratore aggiunto.
MARSALA. Olivieri ha evidenziato il grande lavoro che viene svolto a Marsala, pur tra forti carenze di organico. Ha sollevato il caso dell'assenza di un presidente del Tribunale già dall'1 febbraio del 2010 a seguito di collocamento a riposo, su domanda, del dott. Mario D'Angelo e che solo nel dicembre 2009, dopo un lungo periodo di scopertura, sono stati nominati i presidenti della Sezione Penale e della Sezione Civile.
Inoltre, «il Tribunale di Marsala è sempre stato interessato da un elevatissimo turn-over di magistrati e da una pressocchè costante e sovente elevata situazione di scopertura dell'organico, che, nel periodo in esame, ha raggiunto anche le cinque unità, a fronte di un organico di 22 magistrati. Tale situazione risulta ulteriormente aggravata, ove si considerino i requisiti di anzianità necessari per l'esercizio di determinate funzioni - gip/gup e giudice monocratico penale - che nell'ufficio di Marsala finisce per imporre necessariamente di distogliere magistrati che pur hanno acquisito una buona padronanza del settore in cui operano per destinarli ad altre funzioni».
La situazione della Procura appare alquanto allarmante, «in un territorio connotato da un elevato tasso di criminalità anche di tipo mafioso, operano solo quattro sostituti (sugli 8 previsti in organico)».
È crisi anche per i giudici onorari e i «vpo»: «A Marsala la carenza in Tribunale è circa del 24 per cento, del 44 per cento in Procura».
Tre le novità prossime quella dell'accorpamento delle sezioni distaccate di Castelvetrano e Partanna, anche se il ministero l'ha bloccata «in attesa di una revisione complessiva della macchina giudiziaria».
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