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16/02/2011 06:00:21

Boom di turisti in provincia di Trapani. E Marsala ha la "vocazione turistica"

I dati, elaborati dall'Assessorato regionale al Turismo e dagli uffici statistica della Provincia di Trapani, si riferiscono al quadriennio 2006-2009. In questo periodo le presenze in Sicilia sono drasticamente calate del 19,57%, da contraltare a questo dato c’è quello relativo alla provincia di Trapani che ha registrato un sostanziale incremento del 13,44%. L’aumento vertiginoso ha fatto sì che nel 2009 la provincia di Trapani ospitasse il 15% del totale dei turisti presenti  in Sicilia, a fronte dell’11% del 2006.
Un boom che ha fatto gioire gli operatori turistici della zona anche se spesso hanno lamentato il debole appoggio delle amministrazioni locali, soprattutto nei collegamenti tra i centri nevralgici della zona. Il che potrebbe essere fonte di disagio soprattutto per i viaggiatori che arrivano senza mezzi propri. Nonostante ciò nel 2009 la presenza di turisti italiani è aumentata di quasi il 4% rispetto all’anno precedente, ma a questo incremento stona la generale situazione siciliana con il 13% in meno di connazionali in visita sull’isola rispetto al 2008. Italiani, ma anche americani, giapponesi ed europei. La parte del leone la fanno i turisti stranieri infatti, che nel corso del 2009, a fronte di una diminuzione preoccupante del 17% su tutta l’isola, in provincia di Trapani sono aumentati del 24%.
Se si confrontano questi dati con quelli del flusso di viaggiatori dell’aeroporto Trapani-Birgi, il boom è presto spiegato. Ormai da qualche anno il Vincenzo Florio è diventato base Ryanair che effettua il 90% dei voli sullo scalo trapanese lasciando le briciole ad Airone e Meridiana. La compagnia low-cost  irlandese ormai da tempo ha aumentato le rotte e continua ad inserirne di nuove, le ultime sono quelle da e per la Grecia e la Calabria. Un’intesa, quella tra Airgest e Ryanair, che nel 2010 ha consentito al Vincenzo Florio di aumentare i propri passeggeri di circa il 57% rispetto al 2009, avendo una media di circa 4600 viaggiatori al giorno. Un aumento vertiginoso che ha sicuramente influenzato il dato generale sull’intero volume siciliano dei passeggeri citato dall’assessore regionale al turismo Daniele Tranchida: “gli scali aerei siciliani hanno fatto segnare nel periodo gennaio settembre 2010 un aumento dell'8,1% del volume passeggeri, rispetto allo stesso periodo del 2009, superiore al dato nazionale, che e' stato del 5,6%”.
E sulla decrescita del comparto turistico siciliano interviene lo stesso Tranchida mostrandosi però fiducioso: ''se i dati del periodo 2006/2009 sono chiari - dice l'assessore - va anche segnalato che i primi risultati del 2010, oltre a confermare i buoni risultati della provincia di Trapani, evidenziano anche un incremento di realtà come Taormina e Cefalù, con un complessivo aumento delle presenze di visitatori stranieri”.
Certo le potenzialità ci sono, il territorio è certamente uno dei più suggestivi e attrattivi ma senza una politica di valorizzazione i dati negativi non potranno sorprendere.
Lo stesso Tranchida, infatti, ha firmato un decreto con il quale vengono individuate 57 località a “vocazione turistica”. Queste località saranno inserite nel Piano settoriale per l'attivazione delle linee di intervento del Programma operativo Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) 2007/2013, uno strumento di programmazione delle misure comunitarie riferibili all'assessorato al Turismo. “Questo riconoscimento – commenta Tranchida - comporta, quindi, un elemento di premialità per ottenere i finanziamenti comunitari che saranno messi a bando per riqualificare e diversificare l'offerta turistica”. Nonché “per sviluppare le capacità di attrazione turistica, utilizzando al meglio le risorse comunitarie che il Po Fesr mette a disposizione per questo settore che è trainante per l'economia siciliana”.
Nella lista, oltre ai nove capoluoghi di provincia, c’è anche Marsala ricompensata per la conclamata valenza turistica. Per gli stessi motivi della città lilybetana ci sono Acireale, Erice, Giardini Naxos, Milazzo, Sciacca, Taormina, Salemi, Monreale, San Vito Lo Capo, Ribera, Menfi, Giarre, Paternò, Vizzini, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Castelbuono, Petralia Soprana, Gangi, Pollina, Piana de gli Albanesi, Avola, Mazara del Vallo. Tra i 57 luoghi virtuosi ci sono con particolare merito quelle zone giudicate dall’Anci tra le più belle d’Italia: Brolo, Castelmola, Cefalù, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d'Alunzio e Savoca. Le località come Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, Caltagirone, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Scicli, Sortino, inserite perché detengono beni dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Le isole di  Lampedusa, Favignana, Pantelleria, Ustica, per il loro particolare impatto paesaggistico.

Francesco Appari