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18/02/2011 10:15:23

Mancato acquisto di Palazzo Adragna. Il giudice dà ragione al Comune di Trapani

manifestato l’intenzione di acquistarlo. Una trattativa durata qualche tempo, che si era interrotta allorquando la ditta proprietaria non aveva accettato una clausola prevista nello schema di contratto. In pratica, nel corso della trattativa per la compravendita, il Comune aveva appreso che non avrebbe potuto acquisire la proprietà dell’intero immobile in quanto vi erano alcuni locali concessi in affitto a privati. Il Comune aveva manifestato la propria disponibilità a differire il termine per l’acquisizione piena dell’immobile alla scadenza dei contratti di locazione con i privati, ma la società Bulgarella Costruzioni avrebbe voluto che il Comune succedesse nei rapporti di locazione e, conseguentemente, anche nei rapporti relativi alla conclusione del contratto.
Il Comune aveva detto no, in quanto aveva interesse ad acquistare l’immobile a condizione che fosse libero e, in ogni caso, non aveva intenzione di assumersi i rischi derivanti dai rapporti contrattuali con le ditte private. Se, infatti, alla scadenza del contratto di locazione, i privati avessero ottenuto la prosecuzione del rapporto contrattuale, il Comune, per poter acquisire l’immobile, avrebbe dovuto, a proprie spese, avviare le iniziative affinché gli stessi lasciassero i locali. Il Comune sosteneva invece che doveva essere l’impresa venditrice a garantire, entro una data certa, che l’immobile fosse libero da ogni vincolo di ogni natura. Ma la società, nel lungo carteggio con il Comune, aveva insistito nella sua linea e la trattativa si era interrotta.
D’altra parte, ha evidenziato il giudice “proprio la destinazione a sede di uffici giudiziari dell’immobile rende plausibile ritenere che il Comune di Trapani non avesse alcun interesse a succedere nei rapporti locativi in corso e men che mai a sostenere eventuali oneri economici e di altra natura agli stessi correlati, dovendosi piuttosto evidenziarsi l’interesse contrario ad ottenere l’immobile libero”.
Nel 2005, tra l’altro, il Comune aveva utilizzato il finanziamento concesso dal Ministero per l’acquisto di uffici giudiziari (che avrebbe dovuto essere utilizzato per l’acquisto di Palazzo Adragna, se si fosse conclusa la trattativa) per acquistare altri immobili da adibire alla stessa funzione. La società Bulgarella Costruzioni aveva contestato l’iniziativa, ma il giudice ha sostenuto che “nessun indice rilevatore di mala fede o di colpa grave emerge dalla circostanza che il Comune abbia utilizzato il finanziamento destinato a Palazzo Adragna per l’acquisto di altri locali, mosso, all’evidenza, dalla necessità di impiegare al meglio le risorse comunque ottenute e di non rinunciare al finanziamento, scelta quest’ultima sicuramente negativa e svantaggiosa per la pubblica amministrazione. Nessuna rilevanza causale riveste quindi il comportamento del Comune, con la conseguenza che da tale comportamento non può ricavarsi alcuna violazione delle regole di imparzialità, correttezza e buona amministrazione, cui il Comune di Trapani ha improntato la sua azione”.
Il giudice, in conclusione, ha rigettato le richieste della società Bulgarella Costruzioni, sostenendo che il Comune ha agito in maniera corretta e salvaguardando l’interesse pubblico, ed ha condannato la società Bulgarella Costruzioni al pagamento, in favore del Comune di Trapani, delle speseprocessuali.
Nel giudizio il Comune di Trapani è stato rappresentato dall’avvocato Giovan Battista Greco, la società Bulgarella Costruzioni è stata rappresentata dall’avvocato Vito Scuderi.