All'inizio dell'udienza Spatuzza, seduto di fronte a Grigoli e nascosto al pubblico da un separe', ha detto: "Nei confronti di Grigoli avevo sentimenti di odio ma ora vorrei stringergli la mano". Anche Grigoli ha espresso la stessa volonta'. "Anche io lo odiavo -ha detto- ma non provo piu' quel sentimento di odio da quando ho saputo del suo cambiamento".
"Nell'ottica criminale -ha poi aggiunto Spatuzza- eravamo circondati da sentimenti di odio, anche nelle nostre famiglie, la chiamano fratellanza ma la nostra non e' fratellanza. Io lo volevo uccidere e la stessa cosa voleva fare lui con me".
"Il 15 settembre del 1993 viene ucciso don Puglisi e viene costituito il gruppo di fuoco. Io colloco l'incontro di Misilmeri (quello preparatorio al sequestro, ndr), prima del 15 settembre perche' operavamo insieme, io Grigoli e Giacalone". Lo ha detto il pentito di mafia Gaspare Spatuzza.
Nel corso dell'udienza Spatuzza e Grigoli hanno ripercorso i momenti precedenti al sequestro del bambino. Ora sta per iniziare la seconda fase dell'udienza in cui saranno a confronto il pentito di mafia Gaspare Spatuzza e il boss mafioso Giuseppe Graviano.
"Oggi e' l'8 marzo, domani iniziera' la quaresima, sarebbe un bellissimo inizio per lui se confermasse la verita' e desse un bell'esempio di pentimento onesto e sincero". Cosi' si e' rivolto al boss mafioso Giuseppe Graviano il pentito di mafia Gaspare Spatuzza all'inizio del confronto nell'aula bunker di Rebibbia dove e' in corso l'udienza del processo per il sequestro e l'omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo.
All'inizio del confronto, Graviano ha salutato Spatuzza in modo confidenziale, dicendo "Ciao Gaspare". Dopo aver risposto al saluto con un altro "Ciao", Spatuzza ha detto a Graviano "Mi dia del lei".