Dopo circa tre ore di camera di consiglio, il collegio presieduto da Antonella Pappalardo ha emesso la sentenza. Dell'Utri, difeso dagli avvocati Giuseppe Di Peri e Pietro Federico, era gia' stato assolto in primo grado dall'accusa di aver cercato di screditare tre pentiti, che l'avevano accusato nel processo (conclusosi con in appello con la condanna del politico a sette anni) in cui era imputato di concorso in associazione mafiosa. Nel processo di secondo grado il procuratore generale Antonino Gatto aveva chiesto sei anni per l'imputato.
"Siamo soddisfatti ma non appieno perche' rammarica vedere che e' stato necessario attendere 12 anni per vedere riconosciuta l'assoluta estraneita' ai fatti del senatore. Non e' giustizia ben resa al cittadino". A dirlo e' Giuseppe Di Peri, uno dei legali del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. "Il senatore non e' potuto essere presente in aula per impegni improvvisi - prosegue il legale -, ma lo abbiamo tempestivamente informato. E' soddisfatto, anche se rammaricato per i tempi del processo e per gli anni di sofferenze subite, che neanche un'assoluzione puo' cancellare del tutto. Per questa vicenda - ricorda Di Peri - la Procura aveva chiesto l'arresto di Dell'Utri, fortunatamente la Camera si oppose, altrimenti avremmo avuto un altro caso di ingiusta detenzione".