Nel provvedimento predisposto dal dirigente Giuseppe Fazio (Attività produttive), si prende atto delle motivazioni della richiesta che – in pratica - fa riferimento alla “profonda devozione religiosa della popolazione legata sia alla festività che alle sue tradizioni locali”. Tra l’altro, la chiusura imposta ai panificatori – ricadendo in una sola giornata – non pregiudica affatto il fabbisogno sociale, essendo possibile la produzione e vendita di pane sia nella vigilia di Pasqua che il lunedì successivo (“pasquetta”).