Il sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga, ha infatti risposto alla interrogazione del senatore D'Alì, che ha subito espresso soddisfazione per la previsione di 10 milioni di euro di ristoro per il territorio in seguito alla forzata chiusura seguita alla crisi libica e all'intervento del vicino aeroporto miliare.
Il Governo, quindi, è nella piena consapevolezza della situazione creatasi a Trapani che ha ingenerato preoccupazioni sui potenziali riflessi economici ed occupazionali correlati alla chiusura dello scalo civile e sta analizzando disposizioni che prevedono misure compensative di sostegno e rilancio. Il presidente Ombra manifesta la sua soddisfazione per l'impegno sinergico in favore dell'aeroporto e pur confermando che lo scalo gode solo di circa il 70 per cento di traffico, assicura che le attività per portare il "Vincenzo Florio" verso la normalità sono frenetiche: «Tutti i voli annunciati sono partiti - dice - ma ce ne sono altri, peraltro importanti come Pisa e Bologna, che ancora vengono effettuati da Palermo. Noi continuiamo a lavorare attraverso un tavolo tecnico tra Enac, Stato Maggiore ed Airgest per riposizionare tutte le macchine da Trapani». Soddisfazione viene chiaramente espressa anche per l'avvio da parte dell'Enac dell'istruttoria per la gestione totale di lunga durata dell'aeroporto. «È importante e completa un percorso iniziato 3 anni fa verso la regolarizzazione dell'aeroporto - dice Ombra - ritengo che nel consiglio di amministrazione fissato già per il 4 maggio possa essere discusso per l'autorizzazione totale. Posso dire intanto che con il volo per Rodi e quello di Lamezia Terme abbiamo superato le 40 rotte, peccato non averle tutte operative adesso, ma smentisco le voci di corridoio che davano l'aeroporto in imminente chiusura».
A fronte di queste notizie il dicastero della Difesa assicura che seguirà l'evolversi della situazione, nella prospettiva di riaprire lo scalo in maniera totale. Replicando alla risposta del sottosegretario, D'Alì ha dichiarato: «Non sappiamo se i 10 milioni saranno sufficienti, ma si tratta di un importante segnale di attenzione, ma le difficoltà ancora esistono: 3.500 è il numero di passeggeri odierni contro i 5.200 che erano stati programmati per la stagione primaverile ed estiva».