Alla conferenza si è arrivati dopo molte polemiche, soprattutto in ambienti politici, rispetto al progetto, che per alcuni è un ridimensionamento del porto di Marsala se non addirittura in contrasto con altri interventi di messa in sicurezza del porto programmati dalla Regione.
“Non stiamo parlando di un porticciolo – ha detto Ombra – ma di un progetto complesso, che prevede la possibilità di ospitare grossi natanti. Un progetto destinato a cambiare notevolmente il volto di Marsala, città individuata come porto hub dalla stessa Regione Siciliana”. Nel nuovo porto verranno ospitate 1032 posti barca di lunghezza variabile tra i 7 e i 60 metri. “Oggi ce lo sogniamo” ha commentato Ombra. Le classi di imbarcazioni più grandi saranno ospitate nei fondali più profondi, per evitare operazioni di dragaggio, in nome della sostenibilità.
“La Regione non ci ostacoli” è stato l’appello del Sindaco di Marsala Renzo Carini, rispetto ad un progetto che vale solo per l’investimento della Myr trenta milioni di euro. Ha aggiunto Carini: “E’ un progetto completo, chiavi in mano, che ci consentirà di dare un futuro e uno sviluppo per la città di Marsala”. La società avrà in concessione una parte del porto, ma si impegna a rifarlo completamente, sia nella parte turistica che in quella commerciale.
“Abbiamo coinvolto passo passo gli operatori portuali. Chi ci critica deve prima parlare con gli operatori, altrimenti parla a vuoto” ha detto Ombra. Proprio agli operatori, ad esempio, è rivolta la concentrazione in un’unica area di banchine, mercato, e magazzini.
Anche sulla sicurezza Ombra è stato chiaro: “Ma vi pare che noi investiamo tutti questi soldi in un progetto che non è sicuro? Siamo così pazzi?”. Il progetto della Myr è alternativo a quello – preesistente – della creazione di una barriera per evitare l’esposizione ai venti, che non è considerato soddisfacente.