Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, in visita oggi pomeriggio alla base militare del 37/mo stormo dei Trapani Birgi, solleva dubbi sull’origine della migrazione dalle coste della Libia.
La Russa non ha parlato solo di Libia.
”La gestione dei profughi non può essere affidata soltanto al nostro Paese – ha aggiunto –: un ruolo così pesante può essere svolto soltanto con l’aiuto dell’Unione Europea”.
Poi, il ministro ha commentato la cautela di Frattini riguardo alla fine delle operazioni militari. “Frattini – ha detto La Russa – ha ipotizzato una data, io sono molto più
cauto”.
La Russa è impegnato ad incontrare il personale dell’Aeronautica militare dell’operazione “Unified Protector” per l’emergenza in Libia. “La missione attuale durerà meno – ha aggiunto – se contemporaneamente all’azione militare, che serve per evitare una carneficina, verrà condotta un’azione diplomatica e politica”.
La situazione in Libia potrebbe anche essere oggetto dei colloqui previsti per oggi tra il ministro degli Esteri Frattini e il segretario di Stato vaticano, cardinale Bertone, incentrati sui recenti attacchi alle minoranze cristiane in Medio Oriente.
Intanto il brigadiere generale Claudio Gabellini, rispondendo a domande di giornalisti in un incontro stampa a Napoli, trasmesso a Bruxelles ha detto che “non abbiamo alcuna prova se sia vivo o morto; non sappiamo cosa stia facendo adesso Gheddafi”. “A dire la verità, non siamo neppure interessati. Il nostro mandato è proteggere la popolazione civile libica ed eseguiamo questo mandato colpendo bersagli militari, non individui specifici”, ha aggiunto il generale.
9,00 - Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa si rechera' oggi all'aeroporto di Trapani per incontrare, alle ore 14.30, il personale dell'Aeronautica Militare impegnato nell'operazione 'Unified Protector' in Libia. Ne da' notizia una nota del ministero della Difesa.
La base di Trapani - Birgi è impegnata in prima linea nelle operazioni belliche in Libia per sostenere gli insorti contro il regime di Gheddafi. Dal 28 Aprile, inoltre, dalla stessa base partono anche caccia destinati a colpire gli obiettivi assegnati dalla Nato.
La Russa sarà dunque a Trapani per incontrare i vertici della base e fare il punto della situazione. E' previsto anche un incontro con i giornalisti, che torneranno ad essere accolti dentro la base dopo le restrizioni operate con l'intensificarsi delle operazioni.
A La Russa verrà chiesto probabilmente di chiarire le sorti della base di Trapani - Birgi, soprattutto per quanto riguarda lo scalo civile, il "Vincenzo Florio", il cui traffico è attualmente dimezzato per le concomitanti operazioni nella base militare.
TRIPOLI. Alcune esplosioni hanno scosso nella notte Tripoli, mentre gli aerei della Nato sorvolavano la capitale libica. Nuvole di fumo sono state viste vicino alle sedi della televisione di Stato e dell'agenzia ufficiale Jana, ma secondo alcuni testimoni obiettivo del raid sarebbe stata la base di Muammar Gheddafi nella capitale. Secondo fonti libiche un missile avrebbe colpito la sede dell' Alta commissione per l'infanzia, e quattro bambini sarebbero rimasti feriti.
LIBANO. Oggi, nella base “Millevoi” sede del Contingente italiano, ha avuto luogo il passaggio di responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim in Lebanon) fra la Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, comandata dal Generale di Brigata Guglielmo Luigi Miglietta e la Brigata Meccanizzata “Aosta”, comandata dal Generale di Brigata Gualtiero Mario De Cicco.
La Cerimonia, svoltasi alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, On. Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata, Giuseppe Valotto, del Comandante di UNIFIL, Maggior Generale Alberto Asarta Cuevas, e dell’Ambasciatore d’Italia in Libano S.E. Giuseppe Morabito, ha visto la calorosa partecipazione di rappresentanti delle Forze Armate Libanesi, delle Autorità civili e della popolazione libanese. Nel corso del suo discorso l’On. Crosetto ha evidenziato gli eccellenti risultati conseguiti dai militari italiani operanti nella missione UNIFIL.
La cerimonia ha assunto un particolare significato in quanto nell’occasione sono stati consegnati 27 autocarri medi ACM 80 alle Forze Armate Libanesi (L.A.F.) donati dal Governo Italiano.
Per la Brigata “Aosta”, Grande Unità dell’Esercito stanziata in Sicilia, si tratta della prima missione in terra libanese dopo varie missioni svolte negli anni passati nei Balcani. Il compito principale è quello di garantire stabilità e sicurezza nell’area di responsabilità compresa tra il fiume Litani e la “Blue Line” e di prevenire ogni possibilità di ripresa delle ostilità tra le parti coinvolte nel conflitto dell’agosto del 2006.
La Brigata “Aosta” schiera sul terreno unità tratte dalla quasi totalità del suoi Reparti dipendenti, “Lancieri di Aosta” (6°), 6° Reggimento bersaglieri, 5° Reggimento fanteria “Aosta”, 62° Reggimento fanteria “Sicilia”, 4° Reggimento Genio guastatori e il Reparto Comando e Supporti Tattici “Aosta”; inoltre, un importante contributo di uomini e donne è fornito dai vari supporti specialistici provenienti da altri reparti dell’Esercito Italiano.