Tra i ventisette veicoli controllati, sei sono stati fermati ed alcuni riscontrati con a bordo prodotti ittici privi di tracciabilità, cioè non ne era comprovata, a quel momento la provenienza, perchè senza documenti che ne attestassero l'effettiva vendita; altri invece sono stati rinvenuti senza la prevista etichettatura di identificazione.
Le sanzioni irrogate, 8000 euro vanno ad aggiungersi agli 85 mila recuperati sin dall'inizio dell'anno, quest'ultimi riferiti a 79 diversi verbali di illecito amministrativo.
L'operazione della Guardia costiera trapanese si inserisce nell'ambito di una continua ed importante attività mirata a scongiurare che, i prodotti ittici di origine non certa ed in quanto tali non controllati anche sotto il profilo sanitario lungo tutta la catena commerciale, dalla produzione, al trasporto, alla vendita all'ingrosso ed al dettaglio, possano arrivare sulle nostre tavole senza le opportune garanzie.
«Non si trascuri in tutto ciò - dicono dal comando della Capitaneria - l'effetto deterrente a carico di soggetti non autorizzati alla commercializzazione del pescato e la conseguente ulteriore forma di tutela nei confronti di tutti gli operatori di settore che continuano ad esercitare nel rispetto della norma».