E' deceduta nel pomeriggio di lunedì dopo essere rimasta gravemente ferita alla testa in seguito allo schianto del suo ciclomotore Aprilia Scarabeo con un'autovettura Y 10, guidata da un giovane di 36 anni, P. P.
Violento il colpo subito benché indossasse il casco protettivo: la ragazza è subito svenuta ed è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Paolo Borsellino, dove le sue condizioni sono state ritenute fin da subito molto gravi. Lì le è stata effettuata una Tac, e poi ne è stato disposto il trasferimento in elisoccorso a Palermo, all'ospedale Villa Sofia.
Tanti, in questi giorni, i pensieri rivolti a Simona e le speranze cui si erano aggrappati i suoi familiari, gli amici e quanti le volevano bene.
La giovane, diplomata al liceo linguistico della città, era da poco impiegata presso un negozio del centro che vende articoli da regalo e per la casa. La sua tragica fine ricorda quella di Antonio Di Dia, il 33enne deceduto qualche giorno dopo il ricovero a Villa Sofia in seguito allo schianto della sua moto con un'autovettura guidata da un uomo di mezza età sulla Via Salemi. Anche in quel caso furono in tanti a pregare affinchè una giovane vita potesse salvarsi tornando all'affetto dei suoi cari.
Era una ragazza solare e determinata, cui il destino non ha voluto concedere altro tempo. L'incidente era stato rilevato dagli uomini del Commissariato diretti dal dirigente Matteo Bonanno, rimasti al lavoro per l'intera giornata seguente allo scontro per rilevare l'esatta dinamica dell'incidente e stabilire le precise responsabilità.