rappresentante di una ditta trevigiana, Della Toffol (produce attrezzature ai per l’enologia)e rivenditore della stessa tramite un’altra società, Alen Project, per truffa ai danni dello Stato. La Guardia di Finanza, indagando sulla cantina Fondo Antico, che ha sede a Rilievo, vicino Trapani aveva scoperto che l’azienda aveva avuto accesso attraverso la legge 488 del 1992 ad una serie di contributi erogati dallo Stato per le imprese delle aree sottosviluppate come la nostra. Però, secondo la Finanza, erano stati erogati contributi per un milione di euro a fronte dell’acquisto di macchinari prodotti da Gizzi che non erano avvenuti con tutti i crismi. In particolare Fondo Antico aveva pagato aveva pagato la Alen Project 250 milioni di lire in meno rispetto al prezzo d’acquisto, e ciò al solo scopo di incassare più contributi, gonfiando dunque la fattura d’acquisto. Il reato è stato prescritto, perché commesso nel 2001. Il legale di Polizzotti, Paolo Paladino, afferma tuttavia che «in dibattimento è emerso chiaramente che Polizzotti non ha commesso il reato contestato». Paladino, riferendosi all’attività dei difensori, precisa anche che «da parte nostra non c'è stata alcuna tattica dilatoria tesa a cercare la prescrizione. Tanto è vero che quando è cambiato il giudice abbiamo prestato il consenso all'utilizzabilità degli atti esperiti fino a quel momento». Il giudice è cambiato – e il tempo è trascorso – perché l’indagine è cominciata a Trapani, e poi per competenza territoriale è stata trasferita a Marsala.
In un’udienza testimoniò il maggiore della Guardia di Finanza, Giuseppe Coppola, già comandante del nucleo di polizia tributaria di Trapani, il quale parlò di “versamenti per contanti non giustificabili da Fondo Antico a Alen Projet e che verosimilmente con questo sistema si voleva far figurare una maggiore disponibilità economica. Coppola ha continua affermando che “l’analisi dei conti correnti fa presumere ritorni di somme all’azienda”.
La Cantina Fondo Antico è stata creata da Polizzotti nel 1995.