Grillo e Marrocco denunciano «infiltrazioni mafiose nei principali servizi pubblici a Marsala» e invitano il sindaco Renzo Carini ad intervenire d'intesa con la prefettura.Aggiungono: «Quanti sono stati condannati per mafia e hanno determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale continuano a gestire direttamente o indirettamente i principali servizi pubblici. Nell'area dei servizi sociali e dei trasporti, per esempio, continua ad esserci un ruolo di primo piano da parte di chi ha ammesso di avere avuto contiguità con la mafia locale».
Nomi Grillo non ne fa. Ma riferimento pare essere all'ex deputato regionale Norino Fratello, che anche a seguito delle dichiarazioni dell'ex consigliere comunale Enzo Laudicina ) ammise i suoi contatti con alcuni esponenti mafiosi di Capo Boeo e patteggiò una condanna ad un anno e mezzo di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Fratello, da tempo, è indicato come una sorta di nume tutelare della cooperativa Letizia, che in gennaio, in società con la Mothia Lines, si è aggiudicata l'appalto per il servizio scuolabus (con un ribasso dell'1,55 per cento sulla base d'asta di 980 mila euro).
Grillo e Marrocco dichiarano, quindi, che Fli non stringerà alleanze per le prossime elezioni comunali «con quei partiti che sono sospetti di vicinanza con la mafia e il malaffare» e invitano il sindaco Carini «ad avviare delle iniziative per rimediare a tale incredibile situazione».
Ma che senso ha questa denuncia fatta senza nomi, su fatti noti, ai propri alleati?
Se lo chiede prima di tutto il Sindaco Renzo Carini: «Se Marrocco e Grillo sono a conoscenza di specifici fatti, che li denuncino all'autorità giudiziaria».
In una nota del Comune, si afferma che «tutte le gare d'appalto sono sottoposte alle verifiche di legge, nonché della Prefettura che rilascia la certificazione antimafia».
Carini ha, inoltre, inviato una lettera al procuratore della Repubblica e al prefetto nella quale sottolinea che le dichiarazioni dei deputato regionali Grillo e Marrocco «proiettano un'immagine negativa sul Comune di Marsala» e «non rendono giustizia» al suo «impegno politico e amministrativo al servizio della città per affermare i principi di legalità e buona amministrazione».
Affermando che è da condividere la lotta alla criminalità organizzata, non può tuttavia, evidenzia che «in questi anni, in un solo caso la Prefettura di Trapani ha rilasciato un'informazione antimafia atipica positiva, demandando la valutazione circa la sussistenza o meno dei presupposti per procedere alla stipula di un contratto». E che l'amministrazione «ha scelto di non stipulare il contratto». E rilanciando la palla dall'altra parte del campo, Carini dichiara: «Se, come dicono i due deputati, "le attuali leggi sugli appalti non agevolano percorsi di legalità, occorrendo soluzioni più coraggiose, innovative e unitarie ...", è auspicabile che intervengano iniziative legislative per idonei correttivi alle problematiche sollevate». Il sindaco conclude ribadendo che «non rientra tra le competenze dell'ente locale stabilire se un'impresa è da escludere o meno dai rapporti con la pubblica amministrazione per legami con la criminalità organizzata» e per questo invita Procura e Prefettura ad «attivare tutte le iniziative ritenute utili per fare chiarezza sulle dichiarazioni» di Grillo e Marrocco.
A Grillo risponde anche Ornella Adamo, coordinatrice del Pdl a Marsala, coinvolta personalmente nel caso sollevato da Grillo: "Grillo non deve avere nessuna preoccupazione, in merito alla gara con cui è stato aggiudicato il servizio Scuolabus,di cui la sottoscritta è stata Componente della Commissione, in quanto la Commissione Aggiudicatrice, oltre ad aver attentamente esaminato gli atti,ha vinto un ricorso che l'altra ditta partecipante aveva prodotto, ed ha avuto rilasciato dalla Prefettura il certificato ANTIMAFIA della ditta aggiudicataria del servizio,garanzia per tutti le amministazioni pubbliche e per la stessa commissione.
Mi è sembrato giusto precisare questi passaggi,per dovere di chiarezza nei confronti dei cittadini,a cui dico, c'e' ancora gente che lavora con onesta 'e serieta' nell'interesse esclusivo della citta' , quell'interesse di cui molti parlano e non sanno che cosa e'".
Sulle dichiarazioni di Girllo è intervenuto anche il coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà, Giovanni Gaudino, affermando che «Massimo Grillo ha scoperto che nella città amministrata da lui e dai suoi amici vi è il pericolo di infiltrazioni mafiose» e invitando l'esponente di Fli a «fare i nomi, a far dimettere i suoi assessori e votare una mozione di sfiducia nei confronti di sindaco e giunta». Altrimenti, conclude Gaudino, «abbia il pudore di stare zitto».
Rabbia arriva anche dalle due aziende che gesticono insieme il servizio di trasporto degli alunni a Marsala. Ecco cosa scrivono in una nota congiunta:
I sottoscritti Basile Gaetano e La Rocca Lorenzo nella qualità di Legali Rappresentanti rispettivamente della Ditta “Mothia Lines” e della Coop. Sociale “LETIZIA”, enti gestori in A.T.I. dal mese di gennaio 2011 a tutt’oggi del servizio “trasporto scuolabus alunni” nel Comune di Marsala, apprendendo le pesanti ed infamanti accuse rivolte da un comunicato stampa dall’ ex Deputato On. Massimo Grillo e dall’ On. Livio Marrocco, circa presunte infiltrazioni mafiose nei servizi pubblici del Comune di Marsala “nell’area dei servizi sociali e dei trasporti”, e poiché le scrivente Ditte sono le uniche “esterne” operanti nel settore dei trasporti nel Comune di Marsala e mai hanno avuto rapporti con “mafiosi” nè con soggetti anche notoriamente indicati di mafiosità, chiedono ai suddetti Onorevoli di fare chiarezza e di indicare i nomi.
Le nostre Imprese operano nel pieno rispetto della legalità e trasparenza, rendendo il suddetto servizio espletato con responsabilità, efficienza e qualità a favore della comunità di Marsala.
Si comunica, inoltre, di avere migliorato il servizio reso agli alunni e di avere valorizzato la dignità dei lavoratori utilizzati, garantendo loro (anche con l’accordo siglato con i sindacati CGIL, CISL e UIL) la giusta retribuzione e tutto quanto previsto dai Contratti Nazionali di Lavoro e dal Contratto di Appalto.
Continueremo con il nostro lavoro difendendo le tante donne e uomini che ogni mattina si alzano per andare a lavorare con serietà, onestà e responsabilità al fine di potere soddisfare i bisogni primari di se stessi e delle loro famiglie.