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27/08/2011 04:00:00

Due beni confiscati alla mafia trapanese diventano centri giovanili

Strappati alla mafia diventeranno luoghi di incontro, di accoglienza, di formazione. Ad Erice, il Programma cofinanziato dall'unione Europea, realizzera' un ''Centro giovanile di documentazione della legalita''' dal nome simbolico: ''Da Cosa nostra a Casa nostra''. In particolare, il Centro consentira' lo studio e la conoscenza del fenomeno mafioso e dei suoi devastanti influssi sul tessuto socio-culturale ed economico, nonche' di veicolare progettualita', iniziative e buone pratiche. L'immobile, composto da un fabbricato e da un giardino in via Tenente Pollina, e' stato confiscato a Francesco Pace. Al suo interno ci sara' una biblioteca della legalita', con libri, documenti, video, film sul tema e verranno promossi incontri e confronti, dialoghi ed iniziative, anche mediante il coinvolgimento di istituzioni ed esponenti della societa' civile. In contrada Berbarello, a Marsala, in quella che era la residenza estiva del mafioso locale, Francesco Bianco, nascera' invece una comunita' di accoglienza per minori. L'immobile interessato e' costituito da due fabbricati con terreno di pertinenza e per la sua ristrutturazione il Pon Sicurezza ha stanziato risorse pari a 846.794,10 euro. Vi nascera' una comunita' alloggio educativa-residenziale per minori in situazione di disagio di eta' compresa fra i 14 e i 18 anni. I ragazzi potranno essere ospitati presso la comunita' per un tempo non superiore a 6 mesi. Il programma educativo prevede la realizzazione di un laboratorio attrezzato di meccanica e uno di informatica di base a cui si aggiunge un'attivita' di sostegno scolastico. In Sicilia, il Programma Operativo Nazionale ''Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo Convergenza 2007-2013'' del ministero dell'Interno finora ha finanziato 21 progetti dei riqualificazione di beni confiscati, in tutto il territorio.