durante la prima tappa della "vendemmia della legalità" promossa dalla
Fondazione "San Vito Onlus" (della Diocesi di Mazara del Vallo) nei terreni
confiscati alla mafia ed affidati dai comuni di Salemi e Calatafimi. La
prima tappa stamattina nei 2,5 ettari di vigneto di contrada Fiumelungo a
Salemi (confiscati al vitese Calogero Musso), dove è nato il turismo rurale
"Al Ciliegio". All'appello di qualche giorno fa della Fondazione hanno
risposto in 25: volontari, seminaristi, tre parroci e poi liberi
professionisti provenienti da alcuni paesi della Diocesi. In due ore di
raccolta il primo carico d'uva è partito per un'azienda di Campobello di
Mazara che utilizzerà il succo d'uva per l'impiego nell'industria
agro-alimentare. «Questa è un'occasione vera di cittadinanza attiva - ha
detto don Francesco Fiorino, presidente della Fondazione e guida del gruppo
- un ulteriore passo affinché questa terra di Sicilia profumi sempre di più
di legalità. Qui i volontari sono arrivati senza paura, disponibili a
mettere il loro impegno in questo percorso di giustizia praticata». Tra le
vigne anche i seminaristi Antonio Gucciardi, Alessandro Palermo e Davide
Chirco, i giovani liberi professionisti Filippo Azzarito (Castelvetrano) e
Katya Giacalone (Mazara del Vallo) e poi anche don Otello Bisetto, un
parroco originario di Treviso ma per anni missionario in Tunisia. La seconda
tappa della vendemmia, lunedì, è nelle contrade Rosignolo e Baronia Sottana
nei territori di Calatafimi e Salemi, per completare la raccolta negli altri
5 ettari di vigneto gestito dalla Fondazione della Diocesi di Mazara del
Vallo. Al gruppo di volontari sono arrivate le congratulazioni per la
raccolta da parte del vescovo monsignor Domenico Mogavero, impegnato ad
Ancona per il Congresso Eucaristico nazionale.