Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
29/09/2011 06:38:10

La Camera si tiene Saverio Romano, ministro della Repubblica indagato per mafia

La mozione presentata dal Pd contro il ministro delle Politiche agricole, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, è stata bocciata con 315 voti contrari e 294 favorevoli al termine di una seduta burrascosa che un esperto come il presidente della Camera Gianfranco Fini legge come "l'inizio della campagna elettorale".

La grana dei radicali del Pd
Mentre Antonio Di Pietro è tornato ad evocare il rischio di una ondata di violenza a causa dei comportamenti del governo, è scoppiata la "grana" dei radicali del Pd.
I sei parlamentari di Pannella, che sono stati eletti nelle liste dei Democratici, infatti, non hanno partecipato alla votazione in contrasto con il resto del gruppo, gridando in coro "Amnistia" ogni volta che ciascuno di loro viene chiamato.
Silvio Berlusconi, è "molto soddisfatto" del voto a Montecitorio.
Preoccupato, invece, il segretario del Pd, Bersani, che si è trovato tra le mani un "caso" a cui non aveva pensato.



Le notizie del 28 settembre
Il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano conserva il suo ancora il suo ministero. La Camera ha infatti respinto la mozione di sfiducia contro di lui con 315 no e 294 sì. Come prevedibile, quindi, la maggioranza ha votata compatta per salvare per l'ennesima volta un esponente del suo esecutivo. Nelle file dell'opposizione, invece, da notare l'astensione dei radicali.
Uno dei primi a votare è stato Silvio Berlusconi. Il premier è stato accolto dai fischi dai banchi dell'opposizione, coperti poco dopo dagli applausi della maggioranza non appena è sfilato sotto il banco della Presidenza e ha pronunciato il suo no.


Di Pietro show
Proprio mentre la Camera si accingeva a votare contro l'arresto del ministro Saverio Romano il leader dell'Idv attacca pesantemente dai banchi dell'opposizione. Prima ha preso di mira la Lega e il titolare del Viminale: "In questo governo c'è un altro ministro, accusato di mafia, che non si dimette. È grave che il ministro Maroni, che ogni giorno scioglie i consigli comunali per fatti del genere oggi voterà, insieme a tutta la Lega, la fiducia a questo governo nonostante vi sia una persona accusata di mafia". Poi a tutta la maggioranza: "Ma fate attenzione voi siete solo il Paese formale, siete un governo pieno di soggetti politici che intendono mandare il Paese alla rivolta sociale. Dall'altra parte c'è il Paese reale che è alla disperazione e sta per arrivare alla violenza. E i mandanti siete voi".


Romano: "I giudici soverchiano il Parlamento"
Poi la volta di Romano, che naturalmente ripete il solito teorema già sentito da Berlusconi: "Quello che un tempo era l'ordine giudiziario ormai ha soverchiato il Parlamento e ne vuole condizionare le scelte. Denuncio a campagna di aggressione e la disinformazione di cui sono stato oggetto assieme alla mia comunità politica, i miei familiari, spesso con grossolane inesattezze. Questa vicenda dimostra la malattia del nostro sistema giudiziario. Se per otto anni un uomo politico colpevole è stato tenuto libero, la giustizia ha fallito. Se invece un innocente è stato tenuto sulla graticola mi sembra un tempo interminabile, che non deve essere consentito per nessuno".