Ho fatto questa scelta dopo un po’ di tempo in cui ho voluto riflettere sull’opportunità di dimettermi. Ho ascoltato la mia famiglia, e ho deciso…
Perché la sua famiglia insisteva affinchè lei si dimettesse?
Vedevo i miei familiari tristi per le vicende giudiziarie che ho subito e per le tante chiacchiere che si dicono su di me…
Lei è stato condannato ad un anno e sei mesi per favoreggiamento del boss.
E’ stato un amico che mi ha chiesto di aver prestata la macchina, che lui doveva utilizzare per una relazione extraconiugale, e che invece è andato a trovare quel latitante… Sono stato incastrato…
Ha subito anche un sequestro di beni e la misura della sorveglianza speciale, però.
Sarebbero nate ulteriori polemiche e ho preferito fare un passo indietro. Lascio per le ingiustizie subite e per tutto quello che ne è conseguito. Non ho più fiducia nella magistratura.
Quando è stato condannato si era definito “sereno”. Cosa è cambiato?
Sono sempre sereno. Ma penso alla mia famiglia e ai miei figli…
E’ un passo indietro rispetto al suo impegno in politica?
Si. Non intendo più candidarmi.
Il bilancio della sua esperienza in consiglio?
E’ stata un’esperienza positiva, con alti e bassi. Ma c’è stata la massima collaborazione con i colleghi e l’amministrazione.
Lascia una rotonda a Paolini…
Pià che altro la messa in sicurezza di un incrocio.
… e come ultimo atto ha partecipato alla protesta dei suoi vicini di quartiere a Timpone contro il nuovo radar dell’Aeronautica…
Lì ho partecipato come cittadino. Sono sempre interessato a che si faccia chiarezza sulla nocività di queste onde elettromagnetiche.