In sostanza, un soggetto passivo da far crescere secondo le regole, le abitudini, le credenze degli adulti che si occupano di lui. In realtà, il bambino, anche il più piccolo, è un soggetto attivo, che capisce, che è capace di provare emozioni e sentimenti, che l’adulto ha il dovere di comprendere. Fin dalla nascita il bambino deve essere considerato come una persona di cui favorire lo sviluppo secondo le seguenti principali direttive: il linguaggio, la mente e i sentimenti.
La capacità di parlare è molto importante per farsi capire e capire gli altri; ma il linguaggio non è solo questo: è anche lo strumento per formare nella mente l’idea che abbiamo di noi stessi e del mondo. Se, per esempio, pensi al tuo bambino, a che cosa devi fare per lui, lo pensi con le parole; così farà lui pensando a se stesso e a te. Per questo, sviluppare la capacità di parlare vuol dire anche progredire nella capacità di pensare e di sentire. I bambini sono capaci di farsi capire molto prima di avere imparato a parlare. Ogni mamma sa capire fin dai primi mesi di vita quando e come il suo bambino vuole attirare la sua attenzione per ottenere soddisfazione ai propri bisogni e desideri e per esprimere emozioni.
Ma è con la comparsa delle prime parole e del successivo sviluppo della capacità di parlare che il bambino diventa del tutto abile a stabilire un rapporto diretto con le persone che gli stanno intorno e sarà il linguaggio a essere la base per lo sviluppo mentale, per l’apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo.
Verso i 4-5 anni bambine e bambini tendono a parlare di continuo, disponendo di oltre 2.000 parole, utilizzando il linguaggio degli adulti partecipando a conversazioni reali con compagni o personaggi immaginari.
La tendenza è di fare un sacco di domande non tanto per soddisfare un’autentica curiosità quanto per obbligare l’adulto (la mamma, il papà o altri) a rispondere e quindi ad animare una conversazione. In questo periodo, soprattutto intorno ai 4 anni, il bambino è felice di inventare parole buffe che fanno ridere i grandi, e di usare spesso anche parole un po’ sconvenienti prevalentemente riferite alle sue funzioni fisiologiche. A 5 anni il linguaggio può considerarsi sostanzialmente completo.
Per lo sviluppo del linguaggio è molto stimolante parlare frequentemente al bambino, per esempio descrivendo nel dettaglio ogni azione che lo riguarda (vestire, mangiare, ecc.), usando sempre un linguaggio corretto ed evitando di regredire eccessivamente al suo livello, cioè di parlare con lui.
Nella conversazione con un bambino è molto importante dedicargli una vera attenzione, così come è importante quando si parla con lui introdurre sempre nuove parole che, se non vengono subito capite, devono essere spiegate, così come lo si deve fare quando si legge e si incontrano parole che il bambino non comprende. Utile è ripetere storie e fiabe: piace al bambino e lo aiuta a ricordare le parole nuove.
A questa età, il bambino ama parlare con gli altri bambini e perciò è opportuno incoraggiare questa tendenza utile allo sviluppo sia del linguaggio sia della capacità di vivere con gli altri.
È questo il periodo in cui è massimamente utile stimolare nel bambino l’interesse verso i libri, sia non perdendo occasione di leggergli e rileggergli libri adatti alla sua età (molto illustrati e fantasiosi) sia predisponendo un luogo dove egli possa tenere e consultare con facilità i volumetti che sono stati comperati per lui.
Lo sviluppo mentale consiste nel diventare sempre più capace di collegare ciò che vede e sente, farsene un’immagine dentro di sé ed esprimerla poi in parole. Questo processo si attua a mano a mano che il bambino cresce e maggiormente quanto più viene favorito dalle persone che gli stanno vicino, prima di tutto amandolo e prendendosi cura di lui.
Gli ingredienti di una buona ricetta, per sviluppare le capacità di pensare e di provare sentimenti e di esprimerli, sono molto semplici e alla portata di tutti:
• L’amore. I bambini trascurati sviluppano meno il loro cervello.
• Le parole. Le mamme e i papà devono parlare ai loro bambini fin dalla nascita di tutto: del latte, del colore del cibo, del tempo che fa, del papà che ritarda, di tutte le cose che si fanno insieme; in questo modo si contribuirà a sviluppare non solo il loro linguaggio ma anche il loro pensiero.
• La musica e il canto. L’ascolto della musica e del canto stimolano nel bambino le stesse parti del cervello da cui dipende lo sviluppo delle capacità di ragionamento e di calcolo.
• Il gioco. Il gioco è fondamentale per lo sviluppo della mente e dei sentimenti, oltre a rendere il bambino più creativo, più capace di attenzione, più curioso, più socievole, più sicuro di sé.
• Il raccontare e il leggere ad alta voce. Una delle principali cose che possono essere fatte per stimolare lo sviluppo mentale e il linguaggio è raccontare e leggere ad alta voce ai bambini tutti i giorni, o almeno tre volte alla settimana, sia pure ogni volta soltanto per 10-15 minuti.
Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell.360409851
Email: dott.a_tummarello@libero.it