Sono state molte, infatti, le Scuole che hanno risposto all’invito dell’Amministrazione Carini, partecipando con proprie delegazioni di studenti e docenti all’incontro-dibattito organizzato nell’ambito delle iniziative per la “Giornata della memoria”. “Tutti dobbiamo impegnarci perché questo tragico passato resti fuori dal futuro dei nostri giovani”, ha affermato l’assessore Letizia Arcara all’apertura dei lavori. In loro confidiamo per riaffermare con forza il diritto alla libertà delle proprie idee, a professare il proprio credo, ad appartenere ad una qualsiasi etnia”. La necessità di “conoscere quell’odio razziale per meglio combatterlo”, è stata invece sottolineata da Luigia Ingrassia, presidente della VII Commissione consiliare (Politiche giovanili); mentre il consigliere Lillo Gesone ha illustrato agli studenti “l’esperienza traumatica che lui stesso ha vissuto nel corso della visita ad Auschwitz, da dove si torna cambiati”. Quindi l’intervento di Fanny Montalto (consigliere componente della VII Commissione) che ha rimarcato la “valenza didattica dell’incontro che, nel ricordo della shoah, aiuta a riflettere” e, poi, quello di Neliana Pollari – presidente della “Consulta Giovanile” – che ha posto l’accento sul ruolo attivo delle nuove generazioni per un futuro senza odio razziale. Dopo la lettura di alcune pagine del processo di Norimberga da parte di due studenti, la parola è passata a Stefano Di Mauro. Il ministro di culto ebraico, che ha salutato gli intervenuti con shalom (pace), ha parlato di deportazioni, forni crematori, fossi comuni. Si commuove quando, lui che è medico, racconta dei suoi incontri con i sopravvissuti al genocidio. “Non volevano farsi visitare, mostrare parti nude del proprio corpo. Una fobia che li perseguiterà per tutta la vita perché, ha affermato il rabbino, il nazismo e l’antisemitismo aveva come obiettivo anche la distruzione delle menti”. Interessante, infine, il dibattito con gli studenti che ha chiuso l’iniziativa dell’Amministrazione comunale per la “Giornata della memoria” che ricorre oggii.