La prima sezione della Corte d’Appello di Palermo ha condannato Giuseppe Arcà a 5 anni e 6 mesi di reclusione e Franco Indelicato e Domenico Nardo a 4 anni e 8 mesi ciascuno per spaccio di sostanze stupefacenti ed intestazione fittizia di beni. Due anni invece la pena inflitta a Lea Cataldo, che doveva rispondere soltanto della seconda imputazione. Per un quinto imputato, infine, Giuseppe Indelicato, è invece stata dichiarata la prescrizione.
L’esclusione dell’aggravante del favoreggiamento ha determinato una riduzione delle pene rispetto a quelle inflitte in primo grado. Il giudice
per le udienze preliminari di Palermo Marina Petruzzella aveva condannato Franco Indelicato a 10 anni di reclusione e Domenico Nardo e
Giuseppe Arcà rispettivamente ad 8 e 6 anni. Gli altri due imputati, Giuseppe Indelicato e Lea Cataldo, avevano avuto invece inflitti 3 anni ciascuno.