L’episodio di cui trattasi si è verificato in occasione della sepoltura della salma della madre dell’istante, in uno dei loculi che il Comune, in virtù del progetto di estumulazione in atto, ha recuperato per le nuove sepolture.
A tutto ciò che fin qui potrebbe sembra normale, si deve aggiungere che, in cambio della somma di non certo modico valore di circa €. 2.000,00, il Comune ha messo a disposizione della famiglia un loculo in terza fila che si trovava in pessime condizioni statiche ed igieniche: l’interno era pieno di ragnatele, calcinacci e radici di piante e l’angolo dell’edificio attiguo al loculo piene di crepe e lesioni.
Il fatto ha acquisito maggiore criticità nel momento in cui lo spazio del loculo non consentiva l’ingresso della bara e si dovuto procedere ala rimozione della croce posta nella parte superiore; ma anche questa accortezza non è stata sufficiente, per cui a questo punto i familiari della defunta si sono opposti a qualsiasi altra soluzione e hanno deciso di lasciare la salma all’interno della camera mortuaria del cimitero in attesa che dagli uffici preposti giunga una soluzione adeguata.
Ora, a parte il singolo episodio che di per sé è impregnato di una vibrante drammaticità, questo Ufficio ritiene di dovere intervenire affinchè l’amministrazione, che sta provvedendo al recupero di loculi che risalgono alla fine dell’Ottocento mediante progetto di estumulazione, provveda ad attuarvi tutti quei lavori di manutenzione e di disinfestazione che si rendono necessari per il fine cui sono preposti e per trovare comunque altre soluzioni alternative.
IL DIFENSORE CIVICO
Avv. Pietra Angela Pantaleo