Ma se a scuola e in compagnia di altri bambini si ha la possibilità di seminare e di annaffiare le piantine e di vederle poi, giorno dopo giorno, crescere; si impara a conoscere il mondo da cui la frutta e la verdura provengono; si riescono a svolgere attività manuali e partecipare ai laboratori sensoriali, allora qualcosa comincia a cambiare. E questo è l’obiettivo del progetto europeo “Frutta nelle Scuole”, promosso in Italia dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e giunto alla sua terza edizione.
Si tratta di un programma che, in parallelo all’insegnamento scolastico, prevede una serie di attività formative e informative volte a educare i bambini al consumo consapevole di frutta e verdura perché come predicano pediatri e specialisti, le abitudini alimentari si imparano da piccoli, sicuramente in famiglia, ma soprattutto a scuola, dove il meccanismo dell’esempio è ancora più forte ed è molto attiva la compartecipazione della classe alle attività proposte. Per questo nell’iniziativa sono coinvolti gli alunni delle scuole primarie, con l’obiettivo di raggiungere, al termine del Programma pluriennale, tutti i ragazzi di età compresa tra i sei e gli undici anni. Vengono distribuiti gratuitamente più di 15 tipi di frutta insieme a diversi ortaggi come finocchi, carote, sedano e pomodorini, in pezzi piccoli e in preparati “pronti all’uso” come spremute e centrifughe.
Si tratta di prodotti di ortofrutta italiana d’eccellenza con denominazioni Dop e Igp e provenienti da agricoltura biologica e le cui confezioni sono biodegradabili. Con questa campagna, il ministero e l’Unione Europea puntano a creare un percorso che si affianchi ai tradizionali programmi di insegnamento attraverso la visita alle fattorie didattiche, alle aziende agricole, ai mercati ortofrutticoli. La campagna prevede anche la distribuzione di materiale informativo agli insegnanti e ai genitori in cui sono illustrati i benefici del consumo di frutta e verdura come per esempio i valori nutrizionali di ciascun frutto.
Il progetto è iniziato nell’anno scolastico 2009-2010 e ha coinvolto, nella sua prima edizione, 4 mila scuole e 860 mila alunni. Nell’anno successivo i numeri sono cresciuti riuscendo a interessare 8.400 scuole e più di un milione e 300 mila ragazzi. Per l’anno in corso, si cercherà di raggiungere il 35% della popolazione scolastica e più di 8.500 istituti. Tra gli obiettivi del programma vi sono, oltre all’incentivo di base di consumo di frutta e verdura, la possibilità di educare i più piccoli a una sana alimentazione e l’opportunità di far conoscere le produzioni ortofrutticole ai bambini di tutte le Regioni.
“Frutta nelle scuole” rappresenta un importante investimento sulle famiglie, considerato che il costo complessivo del progetto per il 2011-2012 è di oltre 31 milioni di euro, una somma che è frutto del cofinanziamento da parte dell’Unione Europea (18 milioni di euro) e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (13 milioni di euro). Il successo di questa iniziativa ha permesso all’Italia di ricevere dall’Unione europea la cosiddetta “premialità”: finanziamenti superiori a quelli a disposizione per l’Italia con la possibilità di attingere alle risorse non utilizzate dagli altri paesi comunitari. Una ulteriore dimostrazione che la frutta fa bene, anche alle tasche del paese.
Dott. Angelo Tummarello
Pediatra di famiglia
Consigliere regionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale
Ricercatore e divulgatore scientifico
Marsala
Cell.360409851
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