Una manifestazione che si è per alcuni istanti incrociati con la “via Crucis” che proprio nel momento in cui è transitata dinanzi a Palazzo Cavarretta ha osservato una sosta per unirsi, con le parole del vescovo Miccichè, al ricordo di chi è stato ucciso dalle mafie. Dopo la lettura di nomi da parte di autorità e semplici cittadini, la serata si è conclusa con il coro della scuola Mazzini di Valderice e con una piccola performance teatrale di due giovani che hanno proposto ai presenti un testo di Ficarra e Picone dedicato a padre Pino Puglisi.
“Siamo soddisfatti di come l’iniziativa ha avuto presa – dice Gisella Manno Zagarella referente del Presidio di Trapani di Libera - e soprattutto non è da sottovalutare il dato della presenza di tanti giovani che hanno ben accolto l’invito del presidio di Libera a partecipare anche alla lettura dei nomi delle vittime della mafia. Non è sfuggito il dato di una sensibilità che va crescendo in un tessuto sociale che, sappiamo bene, resta ancora per la gran parte distante dalle tematiche di un maggiore impegno intanto culturale contro il fenomeno mafioso. Non ci piace che ci si soffermi solo sul fatto se la manifestazione sia stata partecipata o meno, ci piace evidenziare che la manifestazione si è svolta, grazie all’impegno di Libera e dei volontari che operano nell’associazione, grazie all’impegno dei tanti giovani che si sono avvicinati e si sono fermati ad assistere alla lettura dei nomi, ai canti, agli interventi, come quelli di Lucia Calì, referente dei familiari delle vittime di mafia, e di Liliana Riccobene, la vedova dell’agente penitenziario Giuseppe Montalto che ha oltremodo sollecitato i giovani all’impegno anche e non solo nel ricordo del marito, che fu ucciso, davanti ai suoi occhi, l’antivigilia di Natale del 1995. La manifestazione si è svolta grazie alla disponibilità che è stata assicurata dall’amministrazione comunale e in particolare dalla presidenza del Consiglio comunale, presenti sono stati il sindaco Fazio, il presidente del Consiglio comunale, Katia Bucaria, abbiamo visto tra il pubblico diversi consiglieri comunali. Piacevole è stata la partecipazione anche nella lettura dei nomi del sostituto procuratore Andrea Tarondo, del questore, Carmine Esposito, del comandante provinciale dei Carabinieri, col. Fernando Nazareno, del vice prefetto Maria Baratta. L’obiettivo di ricordare, fare memoria, per guardare meglio al presente e con speranza al futuro penso che sia stato raggiunto, chiediamo che ad aiutarci in questo percorso siano oggi gli organi di stampa perché diffondano ancora di più e meglio le nostre iniziative che hanno come fine solo l’obiettivo di rendere la nostra società più giusta, libera e democratica, contro le mafie in qualunque forma esse si propongano”.